Veduta di un giardino con due vasi a destra, diverse figure che camminano al centro, una scalinata sullo sfondo; probabilmente una veduta di Villa Borghese. Acquaforte, 1730 circa, firmata in lastra in basso a sinistra, "Fran: van Bloemen del: Horizonti".Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, con sottili margini, in eccellente stato di conservazione. Tiratura con la firma di van Bloemen. Questo rilevante paesaggio, di ampio respiro e classico, si deve alla mano di uno dei più grandi pittori di paesaggio attivi a Roma tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, Jan Frans Van Bloemen detto L'Orizzonte. L’opera rispecchia un esempio emblematico del paesaggismo bloemeniano, dove è possibile rintracciare i punti salienti della sua pittura, come ad esempio la presenza intensa della vegetazione e i tipici tocchi di luce cadenzati tra le fronde degli alberi. Di origini fiamminghe, il Van Bloemen apprese l’arte del disegno nella sua patria studiando inizialmente con Anton Goubau. Dopo un soggiorno parigino documentato tra il 1682 e il 1684, si trasferì in Italia con il fratello Pieter (anch’esso pittore, noto con il soprannome di «Stendardo»), passando da Torino a Roma, città quest’ultima dove risiedette stabilmente, eccettuato un breve viaggio nell’Italia meridionale. Dopo un esordio tutto orientato verso l’esecuzione di paesaggi marcatamente dughettiani, egli acquisì nella Roma di fine Seicento una fama straordinaria di paesaggista, conquistando il soprannome di «Orizzonte». Le sue tinte vivaci, brillanti, tendenti a volte ai toni pastello, andarono via via a spodestare l’egemonia delle tonalità brune e dei fondali scuri tipici del suo celebre predecessore Gaspard Dughet. Opera Molto rara. View of a garden with two ' vases on the right and a stair in the background; ' state with lettering. Most likely a view of Villa Borghese.Etching, circa 1730, signed in lower margin: "Fran: van Bloemen del: Horizonti".A fine impression, printed on contemporary laid paper, with small margins, very good condition. This relevant landscape, wide-ranging and classical, is due to the hand of one of the greatest landscape painters active in Rome in the late 17th and early 18th centuries, Jan Frans Van Bloemen known as “Orizzonte” (The Horizon). The work reflects an emblematic example of Bloemenian landscape painting, where it is possible to trace the highlights of his painting, such as the intense presence of vegetation and the typical touches of light cadenced between the foliage of the trees. Of Flemish origin, Van Bloemen learned the art of drawing in his homeland, studying initially with Anton Goubau. After a Parisian sojourn documented between 1682 and 1684, he moved to Italy with his brother Pieter (also a painter, known by the nickname "Stendardo"), moving from Turin to Rome, the latter city where he resided permanently, except for a brief trip to southern Italy. After a debut all geared toward the execution of markedly Dughettian landscapes, he acquired in late 17th-century Rome an extraordinary reputation as a landscape painter, earning the nickname “Orizzonte”. His vivid, bright hues, tending at times to pastel tones, gradually went on to oust the hegemony of brown tones and dark backdrops typical of his celebrated predecessor Gaspard Dughet. Cfr.