Dettagli
Anno di pubblicazione
1824
Descrizione
Luigi Rossini incisore. Vedute di roma 1817 - 1850, catalogo della mostra a cura di L. Gavazzi, M. E. Tottoni, Roma Palazzo Braschi, 7 aprile - 15 luglio 1982. Roma
Descrizione
LE ANTICHITA DEI CONTORNI DI ROMA OSSIA LE PIU FAMOSE CITTA DEL LAZIO ' L’opera viene pubblicata tra il 1824 e il 1826, divisa in quattro parti comprendenti le Antichità di Tivoli, di Cora, di Albano e Castel Gandolfo, di Preneste e del Tuscolo. La serie viene preceduta per la prima volta da un’introduzione storico-critica con la Spiegazione alle tavole, ed inserisce alcune tavole, eseguite a tratto, di piante e restauri con ricostruzioni di monumenti personalmente rilevati e misurati. Nel Discorso preliminare, l’autore indica che lo scopo è quello di rivolgersi ad un più vasto pubblico di amatori e non quello di offrire un semplice strumento conoscitivo dei monumenti romani agli architetti. Nelle Antichità dei contorni di Roma, Rossini riunisce in un solo volume le analoghe vedute che Piranesi aveva pubblicato in tempi diversi, con l’intento di raccogliere in un’unica opera le antichità presenti nel Lazio meridionale. Nella raccolta si può notare come l’autore ricerchi un’aderenza formale allo stile piranesiano, che si riscontra nell’uso dei chiaroscuri fortemente accentuati, nei tagli delle inquadrature e nella scelta dei soggetti; anche nei frontespizi posti all’inizio di ogni sezione, i frammenti archeologici e gli elementi architettonici vengono disordinatamente ordinati all’interno della composizione. La maggior parte dei soggetti scelti, in particolare le vedute di Tivoli e dei Castelli Romani, non si distaccano dalla tradizione vedutistica dei secoli precedenti, punto di riferimento può essere stato l’incisore G. F. Gmelin che proprio agli inizi del XIX secolo, aveva pubblicato una raccolta di vedute dei dintorni di Roma. ANTIQUITIES OUT OF ROME, THE MOST BEAUTIFUL CITIES OF LAZIO ' The work was published between 1824 and 1826, divided into four parts including Antichità di Tivoli, di Cora, di Albano e Castel Gandolfo, di Preneste e del Tuscolo. The series was preceded for the first time by an historic-critical introduction with the Explanation of the plates; he also included in the collection some line block plates of plans and monument restorations of great relevance. His preliminary Discorso states that his aim is to reach the highest number of collectors, not just to realize a study book. In his Antichità dei contorni di Roma, Rossini put together in one volume some analogous views Piranesi had already published along the years, with the aim to collect in one work all the antique monuments in the region of Southern Lazio. In his collection the artist tried to comply with the style of Piranesi, which can be found in the use of chiaroscuro, the choice of the framings and the subjects; even the front pages of every section, the archaeological and architectural elements are confusedly ordered inside the work. The majority of his subjects, especially the views of Tivoli and the Roman Castles, are still quite close to tradition of the veduta of the previous century. G. F. Gmelin, who had published a collection at the very beginning of the XIX century, can be considered his point of reference for that matter. Cfr. Luigi Rossini incisore. Vedute di roma 1817 - 1850, catalogo della mostra a cura di L. Gavazzi, M. E. Tottoni, Roma Palazzo Braschi, 7 aprile - 15 luglio 1982. Roma