L’incisione raffigura una complessa “macchina equatoriale”, strumento geodetico atto alle misurazioni geografiche costruito su commissione dall’orologiaio Giuseppe Fiore nel 1779 per conto del napoletano Francesco Mango, al secolo Padre Eliseo della Concezione (Napoli, 1725-1809), Padre Provinciale e poi procuratore generale dell’Ordine dei carmelitani scalzi della città. Studioso colto e ingegnoso, si dedicò costantemente alla ricerca, in particolare nel campo sperimentale della fisica e della cartografia e legò in maniera solida la sua attività scientifica alla Reale Accademia di Scienze e di Lettere, fondata a Napoli da Ferdinando IV di Borbone nel 1780. Eliseo fece parte della commissione inviata in Calabria in seguito al catastrofico terremoto che sconvolse la regione il 5 febbraio 1783. ' La tavola è tratta dal celebre ' Istoria de' fenomeni del tremoto avvenuto nelle Calabrie, e nel Valdemone nell'anno 1783. Posta in luce dalla Reale Accademia delle Scienze, e delle Belle Lettere di Napoli. Napoli, Giuseppe Campo, 1784. Le incisioni dell'Istoria de' fenomeni ' illustrano il rovinoso terremoto calabrese del 1783 e furono commissionate dalla Regia Accademia Napoletana a un gruppo di scienziati, tra cui Michele Sarconi, Angiolo Fasano, Nicolò Pacifico, Padre Eliseo della Concezione e Antonio Minasi, oltre agli architetti e disegnatori Pompeo Schiantarelli, Ignazio Stile e Bernardino Rulli. La spedizione partì da Napoli il 5 aprile 1783 e nel 1784 il resoconto delle sue scoperte fu pubblicato da Campo, rendendola la prima spedizione scientifica sulle conseguenze di un terremoto mai organizzata in Italia. Il terremoto scosse la Calabria e la parte orientale della Sicilia per più di tre anni con diverse scosse, tra cui 5 che registrarono il grado XI della scala Mercalli. Morirono più di 30.000 persone, centinaia di villaggi furono distrutti, le montagne crollarono, i fiumi cambiarono il loro corso creando nuovi laghi e anche le coste furono rimodellate. L'autore dell'Istoria ' è il segretario dell'Accademia, Michele Sarconi. L’Atlante consiste in una raccolta di 68 tavole eseguite dagli architetti Pompeo Schiantarelli ed Ignazio Stile, tutti incisi da Antonio Zaballi, di una grande Carta corografica della Calabria ulteriore, ripiegata più volte, opera di P. Eliseo, e di un disegno raffigurante una «macchina equatoriale». Il progetto di tale opera, unica del suo genere, nasce in seno all’Accademia Napoletana, che istituisce ‘una peregrinazione letteraria nei luoghi della Calabria Ultra e del Valdemone, i quali erano stati i più potentemente della natura ne’ fatal’istanti del suo furore oltraggiati’. La partenza della spedizione degli Accademici Napoletani avviene via mare da Napoli il 5 aprile 1783, un paio di mesi dopo la prima scossa. Il drappello abbastanza nutrito è composto dal segretario dell’Accademia Michele Sarconi, dagli accademici pensionari Angiolo Fasano, Nicolò Pacifico, P. Eliseo della Concezione Teresiano e P. Antonio Minasi Domenicano, dai soci D. Giulio Candida, D. Giuseppe Stefanelli, D. Luigi Sebastiani, dagli architetti addetti ai disegni, Pompeo Schiantarelli con l’incarico di direttore, D. Ignazio Stile e D. Bernardino Rulli. Nella suddivisione dei compiti, il segretario Sarconi prende con sé il disegnatore D. Pompeo Schiantarelli, mentre Pacifico, Fasano e Sebastiani si fanno seguire da D. Ignazio Stile. D. Bernardino Rulli viene aggregato a P. Eliseo e a P. Minasi. Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, piccola macchia di umidità nella parte inferiore, per il resto in ' ottimo stato di conservazione. Incisa da Antonio Zaballi da un disegno di Pompeo ' Schiantarelli. The etching depicts a complex "equatorial machine", a geodesic instrument suitable for geographic measurements built on commission by the watchmaker Giuseppe Fiore in 1779 on behalf of the Neapolitan Francesco Mango, known as Father Eliseo della Concezione (Naples, 1725-1809), Father Provincial and later Procurator General of the Order of Discalced Carmelites in the city. A learned and ingenious scholar, he devoted himself constantly to research, particularly in the experimental field of physics and cartography, and solidly linked his scientific activity to the Royal Academy of Science and Letters, founded in Naples by Ferdinand IV of Borbone in 1780. Eliseo was part of the commission sent to Calabria following the catastrophic earthquake that devastated the region on February 5, 1783. Engraving taken from the ' ' Istoria de' fenomeni del tremoto avvenuto nelle Calabrie, e nel Valdemone nell'anno 1783. Posta in luce dalla Reale Accademia delle Scienze, e delle Belle Lettere di Napoli. Naples: Giuseppe Campo, 1784. Plate taken from the ' Istoria de' fenomeni ' illustrate the ruinous Calabrian earthquake of 1783 and were commissioned by the Neapolitan Royal Acadamy to a group of scientists, including Sarconi himself, Angiolo Fasano, Nicolò Pacifico, Padre Eliseo della Concezione and Antonio Minasi, as well as the architects and draughtsmen Pompeo Schiantarelli, Ignazio Stile and Bernardino Rulli. The expedition left Naples on 5th April 1783, and in 1784 the account of their findings was published by Campo, making it the first scientific expedition on the consequences of an earthquake ever to be organised in Italy. The earthquake shook Calabria and the eastern part of Sicily for more than three years with several tremors, including 5 which registered grade XI on Mercalli's scale. More than 30,000 people died, hundreds of villages were destroyed, mountains collapsed, rivers changed their course creating new lakes, and even the coastline was reshaped. Copperplate, printed on contemporary laid paper, small moisture stain in lower central part, otherwise ' in excellent condition. Engraved by ' Antonio Zaballi after a drawing by Pompeo ' Schiantarelli. Cfr.