Carta geografica dell'isola di Sri Lanka (ex Ceylon) con una parte della terraferma indiana in basso a destra. ' ' Viene pubblicata nel volume “L’isole Piu Famose Del Mondo Descritte Da Thomaso Porcacchi Da Castiglione Aretino E Intagliate Da Girolamo Porro Padovan” di Tommaso Porcacchi (ca. 1532-1576), umanista e letterato originario di Castiglion Fiorentino.Gli interessi geografici coltivati sin dal Pomponio Mela del 1557 diedero vita nel 1572 al trattato, pubblicato dalla società tra il libraio Simone Galignani e l’incisore padovano Girolamo Porro, che si servirono della tipografia di Giorgio Angelieri (con privilegio di 10 anni concesso il 16 luglio 1572). Secondo Valerio (cfr. Valerio-Spagnolo, Sicilia 1477-1861, La Collezione Spagnolo-Patermo in quattro secoli di Cartografia, 2014, p. 163) il volume sarebbe stampato nell’officina di Domenico e Giovan Battista Guerra. Il volume, in formato in quarto, con dedica di Galignani a don Giovanni d’Austria, presenta le magnifiche tavole calcografiche di Porro (una seconda edizione, cospicuamente accresciuta di testo e tavole, usci nel 1576, poi ancora, postume, nel 1590, 1604, 1605, 1620 e 1686). Nella lettera dedicatoria Porro narra di essere stato il promotore dell’operazione e di aver incaricato Porcacchi di scrivere un libro sulle isole, riservandosene l’illustrazione. Il modello e quello degli “isolari”, sul quale però Porcacchi innesta lo spirito delle corografie antiche, aggiungendo per ciascuna isola una descrizione fisica, storica e culturale. La concezione e molto ampia (sono comprese penisole, grandi isole come l’Inghilterra o interi continenti: l’America Settentrionale), ma nel “Prohemio” Porcacchi fornisce un glossario di termini geografici che testimonia lo sforzo di impiegare in maniera corretta la terminologia della disciplina (cfr. Franco Pignatti, Porcacchi Tommaso, in "Dizionario Biografico degli Italiani" - Volume 85, 2016). Nel testo vi sono mappe di isole incise su mezza pagina, compreso il planisfero – riduzione della carta murale di Camocio del 1567 e la “carta da navigare con le rotte e i venti, di derivazione gastaldina. Taprobana, l'isola di Ceylon, talvolta viene confusa con Sumatra nelle prime mappe. Nell'antichità lo Sri Lanka era conosciuto con diversi nomi: Tolomeo lo chiamava ' Taprobana, ' gli arabi ' Serendib, i portoghesi ' Ceilo ' e gli inglesi ' Ceylon. Situato al centro di numerose rotte commerciali attraverso l'Oceano Indiano, l’odierno Sri Lanka è sempre stato un importante collegamento commerciale tra est e ovest. In quanto grande esportatore di cannella, i commercianti arabi e cinesi frequentavano l'isola fin dai tempi più antichi ed era una tappa importante per i mercanti sulla rotta marittima tra Asia ed Europa. Tra i cartografi medievali esisteva una grande confusione sull'identità delle isole di Taprobana e Sumatra, dovuta principalmente alle descrizioni dei testi antichi che affermavano che Taprobana era l'isola più grande del mondo. Questa affermazione fu poi contraddetta da Marco Polo nel suo ' Il Milione, in cui affermava che era ' Giava Minore ' (Sumatra) ad essere in realtà l'isola più grande. Poiché Sumatra era praticamente sconosciuta alla maggior parte dei cartografi medievali, la loro preoccupazione principale era la collocazione di Taprobana sulle mappe. Invariabilmente era posizionata in modo errato al largo della costa sud-orientale dell'Arabia, ma quando alla fine del XIII secolo furono resi noti i resoconti di Marco Polo, i limiti orientali dell'Oceano Indiano si ampliarono notevolmente e la questione dell'identità delle isole divenne più critica per i cartografi. I portoghesi arrivarono sull'isola nel 1505 e nel 1518 avevano costruito un forte a Colombo, consentendo loro di controllare le aree costiere strategiche che avevano precedentemente conquistato. Una volta copiate le informazioni e le carte portoghesi, la posizione di Ceylon e la confusione con Sumatra furono corrette. This finely-executed map shows the island of Sri Lanka (former Ceylon) with a part of the mainland of India to the lower right. With a compass rose and a title cartouche. ' Map taken form “L’isole Piu Famose Del Mondo Descritte Da Thomaso Porcacchi Da Castiglione Aretino E Intagliate Da Girolamo Porro Padovan” by Tommaso Porcacchi (ca. 1532-1576), humanist and scholar from Castiglion Fiorentino. The geographical interests cultivated since Pomponio Mela in 1557 gave life to the treatise published in 1572 by the company between the bookseller Simone Galignani and the Paduan engraver Girolamo Porro, who used the typography of Giorgio Angelieri (with the privilege of 10 years July 1572). The volume, with a dedication by Galignani to Don Giovanni d'Austria, presents the magnificent calcographic plates by Porro (a second edition, conspicuously augmented with text and tables, came out in 1576, then again, posthumously, in 1590, 1604, 1605, 1620 and 1686). In the dedicatory letter Porro tells of having been the promoter of the operation and of having entrusted Porcacchi with writing a book on the islands, reserving the illustration. The model is that of the "isolari", on which however Porcacchi inserts the spirit of ancient chorographies, adding a physical, historical and cultural description for each island. The concept is very broad (including peninsulas, large islands such as England or entire continents: North America), but in the "Prohemio" Porcacchi provides a glossary of geographical terms that testifies to the effort to correctly use the terminology of the discipline (see Franco Pignatti, Porcacchi Tommaso, in "Dizionario Biografico degli Italiani" - Volume 85, 2016). In the text there are maps of islands engraved on half a page, including the planisphere - reduction of the wall map of Camocio of 1567 and the "carta marina”. The ' Ptolemy's mythical island of Taprobana originally became associated with Sri Lanka although it was sometimes confused with Sumatra. Taprobana, as it was called on most early maps, was an important post for trade between the east and the west, and was drawn too large on many maps because of its importance. But Marco Polo states: It has a circumference of some 2400 miles. And I assure you that it used to be bigger than this. For it was once as much as 3500 miles, as appears in the mariners' charts of this sea. But the north wind blows so strongly in these parts that is has submerged a great part of this island under the sea. ' Copperplate placed at the top of the sheet also including a descriptive part, fine later hand colour, in very good condition. Cfr.