Scena d'interno in San Marco a Venezia.

1766 circa. Da un disegno del Canaletto e con l'incisione di Giambattista Brustolon (Venezia, 1726 – Venezia, 1796), incisione in rame all'acquaforte e bulino, b/n cm 9,3 x 55,3 (il foglio). Il foglio appartiene, con probabilità, alla serie delle "Solennità Dogali", impresa fortemente voluta dall'editore originale Furlanetto, che incaricò il Canaletto di realizzarne i disegni. Le matrici vennero poi ripubblicate da Teodoro Viero, ed infine dal Cavalier Battagia, fondatore della Tipografia Emiliana, presso la quale erano ancora in vendita nel 1860. Le poche notizie biografiche di Giambattista Brustolon si ricavano dalle sue opere. Figlio di Gioatà, zoldano di origine, dopo il 1739 frequentò la calcografia di Joseph Wagner, che era il riferimento obbligato per i più importanti incisori veneziani dell'epoca. Per incarico del mercante di stampe ed editore Lodovico Furlanetto, il Canaletto fece dodici disegni di feste tradizionali veneziane (a penna, inchiostro bruno e acquarello grigio), conosciuti come “Solennità dogali” e che celebravano l'elezione del Doge Alvise IV Mocenigo (1763 - 1778), avvenuta nel 1763. Questi disegni furono poi incisi nel 1766, ad acquaforte e bulino, da Giambattista Brustolon, il quale si si dimostrò un raffinato interprete del vedutismo veneziano settecentesco. A loro volta le incisioni furono trasformate in dipinti da Francesco Guardi. Esemplare rifilato su tutti i margini ma con visibile il filetto nero di inquadratura e i nomi degli autori. Alcuni piccoli strappi al margine inferiore, finemente incisa, in bella impressione e in buono stato. .