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Stampe

GAZALIS Bartolomeo

San Paolo di Tebe tentato dal Demonio

1720

2500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1720
Formato
200 X 320
Incisori
GAZALIS Bartolomeo

Descrizione

Le tentazioni di S. Paolo eremita. In alto due demoni, sotto l'aspetto di donne nude terminanti a forma di serpente, sotto il santo, seduto a sinistra con le braccia incrociate e piccolo crocifisso nella mano destra. In basso le iscrizioni: PAULUS / Alexander Magnascus in.; BGazalis sculp. Acquaforte, centinata in alto, circa 1720/30. Da un disegno di Alessandro Magnasco. Magnifica prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, con margini su tre lati, rifilata all’interno della linea del rame in basso, in ottimo stato di conservazione. ' Bartolomeo Gazalis, disegnatore e incisore originario di Genova, è noto per essere stato a Milano tra il 1720 e il 1730, dove presumibilmente lavorò per Alessandro Magnasco. Della biografia di Gazalis e della sua attività artistica si sa molto poco. Ha realizzato due incisioni su disegni di Magnasco, che sono estremamente rare, questo San Paolo e un San Girolamo e una maschera di Pierrot. Inoltre, sono a lui attribuite, una seria di incisioni di animali che prima erano assegnate tra i lavori dubbi di Giovanni Benedetto Castiglione. La presente raffigurazione dell'eremita Paolo di Tebe, tentato dai demoni nella sua grotta rocciosa, illustra l'abilità dell'artista come incisore. La suggestiva scena è stata resa con una tecnica di incisione sfrenata e differenziata, che si avvicina molto all'arte di Alessandro Magnasco per l'effetto atmosferico ed esplicitamente pittorico che raggiunge. San Paolo guarda in silenziosa meditazione il crocifisso che tiene nella mano destra, mentre due demoni infuriano sopra di lui tentando invano di interrompere la sua contemplazione. Il corpo muscoloso e smunto dell'anziano barbuto, che ha trascorso gli ultimi sessant'anni nella natura selvaggia e senza alcun contatto umano, è reso in modo molto convincente. L'intera scena è pervasa da un profondo pathos religioso. L’incisione è assolutamente rarissima; oltre alla stampa conservata presso la Civica Raccolta Bertarelli di Milano, già descritta da Mori, e quella della Biblioteca Panizzi, della collezione Davoli di Reggio Emilia, abbiamo riscontrato un esemplare nella raccolta del Metropolitan Museum di New York. Bibliografia Giovanna Mori, Note su Bartolomeo Gazalis, in “Rassegna di studi e notizie”, Vol XXII, anno XXV, Castello Sforzesco 1998, pp. 325-354, n. 1; Z. Davoli, La Raccolta di Stampe Angelo Davoli, vol. quarto (E-Gq), p. 334, n. 14938; Heller-Andresen 1; cfr. Georg K. Nagler, Die Monogrammisten und diejenigen bekannten und unbekannten Künstler aller Schulen (1858) p. 977, n. 2751. Temptations of St. Paul the Hermit. Above two demons in the guise of naked women terminating in the form of snakes, below the saint, seated left with crossed arms and small crucifix in right hand. Bottom inscriptions: PAULUS / Alexander Magnascus in.; BGazalis sculp. Etching, circa 1720/30. From a drawing by Alexander Magnasco. Magnificent proof, rich in tone, printed on contemporary laid paper, with margins on three sides, trimmed within the copperplate at the bottom, in very good condition. ' Bartolomeo Gazalis, a draughtsman and engraver originally from Genoa, is known to have been in Milan between 1720 and 1730, where he presumably worked for Alessandro Magnaco. Very little is known about Gazalis's biography and artistic activity. He made two etchings from drawings by Magnasco that are extremely rare (this St. Paul and a St. Jerome) and a Pierrot mask. Also attributed to him are a series of etchings of animals that were previously assigned among the dubious works of Giovanni Benedetto Castiglione. The present depiction of the hermit Paul of Thebes, tempted by demons in his rocky cave, illustrates the artist's skill as an engraver. The evocative scene has been rendered with an unrestrained and differentiated engraving technique that comes very close to the art of Alessandro Magnasco in the atmospheric and explicitly painterly effect it achieves. St. Paul gazes in silent meditation at the crucifix he holds in his right hand, while two demons rage above him trying in vain to interrupt his contemplation. The bearded old man's muscular, wispy body, which has spent the last sixty years in the wilderness and without any human contact, is convincingly rendered. The whole scene is imbued with deep religious pathos. The engraving is absolutely rare; in addition to the print preserved at the Civica Raccolta Bertarelli in Milan, already described by Mori, and the one in the Biblioteca Panizzi, from the Davoli collection in Reggio Emilia, we have encountered an example in the collection of the Metropolitan Museum in New York. Bibliografia Giovanna Mori, Note su Bartolomeo Gazalis, in “Rassegna di studi e notizie”, Vol XXII, anno XXV, Castello Sforzesco 1998, pp. 325-354, n. 1; Z. Davoli, La Raccolta di Stampe Angelo Davoli, vol. quarto (E-Gq), p. 334, n. 14938; Heller-Andresen 1; cfr. Georg K. Nagler, Die Monogrammisten und diejenigen bekannten und unbekannten Künstler aller Schulen (1858) p. 977, n. 2751. Cfr.
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