San Luca, 1570

Bulino
misure: mm 115 x 75

Incisore e disegnatore fiammingo. Nasce in una famiglia di artisti e con il fratello Jan inizia a praticare l'incisione copiando le opere di Albrecht Dürer. Nel 1573 diviene maestro d'incisone, collabora con diversi editori tra i quali il famoso Christophe Plantin e a partire dal 1577 realizza le sue prime stampe di invenzione. I temi da lui studiati e trattati sono il paesaggio, i ritratti ma soprattutto i soggetti religiosi di piccole dimensioni. Il suo stile si avvicina molto a quello del fratello e spesso, nonostante il monogramma, è difficile distinguere di chi sia l’autore delle incisioni.

In quest'opera, tratta da un'invenzione di Pieter van der Borcht (ca. 1530–1608), viene raffigurato all'interno del suo studiolo San Luca. Il santo è rappresentato frontale, seduto comodamente su un cuscino appoggiato ad una sedia tipo savonarola, grazie al sapiente uso delle tecnica si percepisce la morbidezza del cuscino. Sembra come sporgersi in avanti, concentrato a scrivere sul libro presente sul tavolo, vicino al quale ci sono una penna ed il calamaio. I suoi lunghi capelli sono nascosti da un cappello,  ha gli occhi socchiusi. Tutto è descritto nei minimi dettagli mediante un segno incrociato e contrasti chiaroscurali. Dietro di lui, sulla destra, un bue alato riposa, sullo sfondo nicchie e mensole ospitano diversi oggetti quali libri, vasi o ampolle; sulla sinistra una finestra apparentemente senza vetri e con gli scuri spalancati mostra uno scorcio cittadino. In primo piano un libro chiuso e le ciabatte abbandonate. Firma in lastra "P.B" "IH.W". Oltre l’immagine in basso ne margine bianco titolo a penna in grafia antica.

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame.

Bibliografia: New Hollstein (Dutch & Flemish) 747; Mauquoy-Hendrickx 1979 2224; Alvin 1866 663,1613.