Dettagli
Anno di pubblicazione
1608
Incisori
MAGINI Giovanni Antonio
Descrizione
Carta geografica tratta dal LâItalia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, lâopera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. Lâopera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per lâedizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dellâepoca: il belga Arnoldo Arnoldi e lâinglese Benjamin Wright. La carta della Sicilia di Magini è tra le più recenti dell'opera maginiana. Secondo alcuni scritti dell'archivio del Magini apprendiamo che il 6 febbraio 1604 la carta era una delle 6 che mancavano. Il disegno gli arrivò forse proprio nel 1604; un grande disegno in 5 fogli inviatogli dai signori Giurati di Messina dalla quale l'incisore Benjamin Wright intaglio la carta dell'isola. Tuttavia tale carta era piuttosto povera di toponimi e scarsa di idrografia e orografia. Il Magini si servì pertanto delle notizie trovate nelle carte di Mercator e quella di Gastaldi per completare l'opera che fu inserita nell'atlante. Questa carta della Sicilia fu largamente ripresa, con lievi varianti, fino alla nuova carta dell'isola realizzata da Guillaume De L'Isle ai primi del '700. In alto nel cartiglio al centro il titolo REGNO DI SICILIA. In basso a sinistra, nel cartiglio, la dedica Aglâ Ill.mi S.ori Guirati della Nobilissima città di Messina miei S.ori & padroni col.mi i Signori Don Giacomo Marullo, Don Vincenzo Marullo, Giovanni Ansalone, Antonio Suaglia, Giuseppe Stagno, & Giovanni Bruno. Segue la firma Gio: Antonio Magini. Al centro la scala grafica Miglia Vinticinq[ue] (25 miglia pari a mm 47). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridios, Oriens, Occidens, il nord in alto. Graduazione ai margini di 1â in 1â da 35° 16â a 38° 13â di latitudine, e da 34° 20â a 39° 10â di longitudine. Incisione in rame, restauro lungo la piega centrale, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Dufour-La Gumina (1998): pp. 108, 294; La Gumina (2015): pp. 184-185, n. 66; Sicilia 1477-1861 - La collezione Spagnolo-Patermo, n. 82.