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Stampe

Bartolini Luigi

Lui e lei (Il diavolo e sua moglie)

1937

2500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1937
Formato
250 X 330
Incisori
Bartolini Luigi

Descrizione

RARISSIMA PRIMA EDIZIONE, con il titolo “Lui e Lei” e la data 1937. Acquaforte e acquatinta con lieve granitura, 331x252 mm. Iscrizioni autografe a matita sul margine inferiore del foglio: “Lui e Lei” "1937, Es. 3/50" "Luigi Bartolini". Sulla lastra è inciso, in basso: “Preghiera del mattino iroso/ Mortificato sono oh mio dio/ di non essere che un pezzo di natura! / quanti - non so - chilogrammi di grasso e di magro/ d'ossa, di muscoli, tendini (e testicoli). Ma tu che, di me, sei di più qualche cosa/ (anzi, parecchio di più, oh Dio dei monti) / (dei fiumi e degli oceani e di tutte le cose/ dimmi perchè (in un orecchio) oh Signore/ gli uomini crei cosi piccini e così stupidi?/ Dimmi qual'è il tuo gioco tu che rifai/ fai, disfai, rifai (e cancelli di continuo”. In basso a destra, in lastra, la firma “L. Bartolini”. Dimensoni del foglio: 405 x 330, carta cina, su carta da stampa bianca. Al verso timbro della Galleria Tevere, Viale Trastevere 109, Roma. L’incisione viene descritta con il titolo “Il diavolo” e la data 1955 nel catalogo della mostra di Luigi Bartolini alla Calcografia (De Luca, 1997). Un altro esemplare, sempre con lo stesso titolo “Il diavolo” reca la data 1950. Altre prove conosciute recano il titolo “Il diavolo e sua moglie”. Tutte queste tirature successive della lastra mostrano l’ossidazione della lastra nei lati, con evidenti difetti di morsura che sono appena visibili nella nostra prova. Luigi Bartolini è considerato uno dei maggiori incisori italiani del Novecento, insieme a Giorgio Morandi e Giuseppe Viviani. Oltre ad essere un prolifico incisore (al suo attivo oltre mille acqueforti), fu anche pittore e scrittore. Partecipò sia come pittore che come incisore a diverse edizioni della Biennale di Venezia dal 1928 al 1962. Presente a varie manifestazioni artistiche, sviluppò diverse maniere definite: ‘maniera bionda’, ‘lineare’ e ‘nera’. Ricordiamo soprattutto le acqueforti della serie Marche e della serie Sicilia. ' ' Iniziò la sua produzione grafica nel 1914 e il suo stile si rifà alla tradizione naturalistica dell’Ottocento. Molte sue incisioni si possono ricollegare ad alcune opere del Goya, di Telemaco Signorini e di Giovanni Fattori. Eccellente nella rappresentazione della natura morta e del paesaggio, spesso il Bartolini rappresentò dolcemente le cose e gli oggetti più umili, i soggetti di natura più dimessi. In essi ritroviamo il sentimento che diviene immagine e la forma che si sviluppa in espressione. Con Bartolini l’incisione torna ad essere un mezzo di espressione poetica libera dal simbolismo e dal vedutismo allora in voga presso le accademie. Nelle sue acqueforti prevale ora un tratteggio leggero (genere biondo), ora una ricerca del chiaroscuro alla Rembrandt (genere nero). Magnifica prova di questo importante e raro lavoro di Bartolini. Bibliografia Luigi Bartolini alla Calcografia, Urbino, 1997, p. 199, n. 104. A VERY RARE FIRST ISSUE, with the title “Lui e Lei” and the date 1937. Etching and aquatint with slight graining, 331x252 mm. Autograph inscriptions in pencil on the lower margin of the sheet: “Lui e Lei” “1937, Ex. 3/50” “Luigi Bartolini” Engraved at lower edge: “Preghiera del mattino iroso/ Mortificato sono oh mio dio/ di non essere che un pezzo di natura! / quanti - non so - chilogrammi di grasso e di magro/ d'ossa, di muscoli, tendini (e testicoli). Ma tu che, di me, sei di più qualche cosa/ (anzi, parecchio di più, oh Dio dei monti) / (dei fiumi e degli oceani e di tutte le cose/ dimmi perchè (in un orecchio) oh Signore/ gli uomini crei cosi piccini e così stupidi?/ Dimmi qual'è il tuo gioco tu che rifai/ fai, disfai, rifai (e cancelli di continuo”. Signed on plate at lower right “L. Bartolini”. A fine impression, on contemporary paper, with margins, very good condition. Born in Cupramontana near Ancona, Luigi Bartolini was the twentieth century Italian etcher, who came closest to the stature of his great rival, Morandi. As a teenager, he saw the collection of etchings, including work by Callot, owned by the Corradi family in Iesi. From 1907 to 1910 Bartolini ' studied at the Istituto di Belle Arti in Siena, and started to etch c. 1909. He moved to Rome in 1910, where until 1912 he frequented the Accademia di Belle Arti, while also attending lectures on literature and the history of art, and courses on anatomy at the University in Rome. Bartolini studied the etchings of Goya and took lessons on drawing at the Accademia di Spagna. From there, he went to Florence in 1913, where he attended the Scuola del nudo. Bartolini continued his anatomical research, as well as studying architecture, making himself the most assiduous student of all Italian twentieth century printmakers. He also visited the Uffizi and Florentine print dealers to look at the etchings of Rembrandt and Fattori. Bartolini painted his first oils just before the outbreak of the First World War. Although he painted pictures throughout the rest of his career, and was awarded the Premio Marzotto for them in 1956, they have been far eclipsed in fame by his etchings and writings. During the First World War, Bartolini published his first collection of poetry. A very prolific and accomplished writer, in this field he is best known today as the author of the novel, 'Ladri di biciclette' (Bicycle thieves), of 1946, which was quickly turned into a celebrated film by Vittorio de Sica and Cesar Zavattini. After the First World War, Bartolini held a series of minor teaching posts in Macerata, Sassari, Avezzano, Pola, and Caltagirone, while he continued to etch, and started a long career as a polemical journalist and critic of art and architecture. From 1923 to 1929, he wrote for the Naples periodical, 'Cimento', but he also contributed to 'Il Selvaggio', 'Quadrivio', 'Italia letteraria', and 'L'Ambrosiana'. Bartolini's 1924 exhibition of etchings at the Casa d'Arte Bragaglia in Rome was a great success, and later that year he showed 70 etched landscapes of the Marches at the Casa Palazzo di Roma. The following year he visited Paris, where he paid particular attention to the paintings of Van Gogh. Bartolini's political convictions led him to being assaulted by Fascists and hospitalised in 1928. Two years later, he won a prize at the Venice Biennale, where he had exhibited a portfolio of etchings. In 1930, the Turin publisher, Buratti, began to issue a series of portfolios of etchings by contemporary Italian artists under the editorship of Cipriano Oppi, selecting Bartolini for the first album. The following year, Buratti published 'Le carte parlanti', a portfolio of 10 of Bartolini's etchings, which was published in an edition of 20. In 1932, Bartolini shared the first prize at the Prima mostra dell'incisione moderna at the Uffizi with Morandi and Boccioni. His close friend, the leading anti-Fascist art historian, Lionello Vent. Cfr.
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