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Stampe

Giovan Gioseffo Sole (Bologna 1654 - Bologna 1719)

Invidia

650,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Dettagli

Incisori
Giovan Gioseffo Sole (Bologna 1654 - Bologna 1719)
Soggetto
Giovan Gioseffo Sole invidia paesaggio
Lingue
Italiano

Descrizione

Acquaforte
misure: mm 178 x 129

Pittore e incisore italiano. Il padre Antonio, pittore paesaggista, lo indirizzò agli studi artistici presso la bottega di Domenico Maria Canuti (1626 - 1684) e subito dopo il trasferimento di quest'ultimo a Roma, presso Lorenzo Pasinelli (1629 - 1700) del quale studiò è copiò molte opere. Egli fu un artista che aderì alla scuola bolognese, le sue opere sono caratterizzate da un'impronta classica ed elegante sullo stile di Guido Reni. Molto apprezzato in vita ha lavorato in Italia (Bologna, Parma, Lucca, Verona e Roma), in Inghilterra e in Polonia elaborando uno stile elegante attento ai particolari e al dettaglio paesaggistico quale sfondo delle composizioni. Presso la sua bottega transitarono diversi artisti quali Felice Torelli, Cesare Mazzoni, Vincenzo Meucci.

In un semplice paesaggio di rocce e arbusti sopra un masso si erge la figura allegorica dell'Invidia. Viene rappresentata come una donna anziana, con il corpo secco coperto da un tessuto svolazzante, gonfiato dal vento e sorretto in vita da un serpente. Il volto doloroso è incorniciato da serpenti. La torsione della postura conferisce movimento alla composizione. Bartsch illustra tre sue incisioni, Gori Gandellini ne cita cinque. Gli intagli derivano tutto da Lorenzo Pasinelli di cui Giuseppe o Gioseffo è stato allievo. Solo questa lastra deriva da un’idea di Guido Reni come si legge in basso a sinistra nell’inciso “Guid R. Inv. Del.” nell’esemplare pubblicato sul Bartsch Illustrato. Tale derivazione potrebbe essere sostenuta dal fatto che anche in campo pittorico Dal Sole nella seconda parte della sua carriera professionale abbandona il Pasinelli per rielaborare l’insegnamento di Guido Reni. Tuttavia è lo stesso Bartsch, nell’edizione del 1870 a dichiarare che in basso a sinistra nell’inciso si legge “G. N. Zanii del.” (non si sa quale sia l’esemplare esaminato dall’autore), quindi il soggetto deriverebbe da un’idea di Giovanni Battista Zani bolognese. Nel presente esemplare, infine, si legge “G. M. R. Inv. Del.”il che farebbe propendere per una derivazione da Reni.

Impressione eccellente e ben contrastata, piccoli margini. Ottimo stato di conservazione eccetto angolo superiore sinistro ricostruito.

Bibliografia: Benzit, 1966, vol 8, p 11; Bartsch, XIX, pp 328/331, n 1; T.I.B. 43, 1(329).

Un altro esemplare è conservato presso i Musei Civici di Monza http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/CM020-01626/.

Filigrana: "stemma coronato"