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Stampe

COLIZZI, MARCELLO.

Ho sposato un mostro venuto dallo spazio / I married a monster from outer space.

595,00 € 700,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Incisori
COLIZZI, MARCELLO.
Soggetto
Cinema - (Manifesti cinematografici)

Descrizione

Paramount Films, Ripalta Industrie Grafiche, 1959, Milano, prima edizione italiana. Manifesto disegnato da Marcello Colizzi (firmato sul margine laterale destro), stampato in litografia in colore con stampa in offset, cm 140 x 200. Il celebre film di fantascienza uscì, con produzione americana, nel 1958. Sposata da poco con Bill, Maggie non capisce i suoi strani comportamenti. Con orrore scopre che si tratta di una creatura aliena che ha assunto i tratti del marito. Provenienti da un pianeta morente, degli alieni sono scesi sulla Terra alla ricerca di madri per i loro figli. Assunte le sembianze degli abitanti del posto, li tengono in sospensione vitale in un disco volante. Nonostante l’alieno manifesti amore per la terrestre, Maggie avverte l’FBI, ma non sarà facile trovare qualcuno che non sia ancora “posseduto”. Alla fine un gruppo di terrestri distrugge le macchine per la duplicazione dei corpi e libera i prigionieri. Gli invasori si dissolvono. Questo divertente film girato da un collaboratore di Fritz Lang, si rifà a “L’invasione degli ultracorpi” (1956), ma si distingue per l’originalità della storia che vede l’alieno veramente innamorato della terrestre. Sull’affisso alberga l’espressione della povera mogliettina che si trova un marito dagli artigli verdi, un essere mostruoso di cui Marcello Colizzi ritrae solo quel tanto da farne intuire le fattezze “inconsuete”, preferendo concentrarsi sulla moglie atterrita, in perfetta linea con il linguaggio della cartellonistica fantascientifica, che vede, nella donna che urla in preda al panico, uno dei soggetti preferiti. Fra gli altri titoli illustrati da Colizzi, menzioniamo gli italiani “Il Decameron”, “La voglia matta”, “Il sorpasso”, accanto agli americani “L’uomo che uccise Liberty Valance” e “Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo”. Date le dimensioni e la delicatezza del foglio, alcuni normali strappi marginali e un paio nel figurato (uno in alto sulla parte destra e uno più centrale sulla sinistra), pieghe di chiusura del foglio, tutti i margini sono presenti, nell'insieme in buono stato conservazione. .
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