Acquaforte, 1700 circa, firmata in lastra in basso a sinistra ' 'ABalestra fe:'. Rarissima incisione di questo artista, al quale Bartsch riconosce solo quattro acqueforti. Gioconda Albricci riconduce a 10 il corpus grafico di Antonio Balestra; precedenti incisioni a lui attribuite da Bartsch, Nagler e Bruillot vengo infatti derubricate e assegnate al suo allievo Pietro Rotari. Balestra, nativo di Verona, fu allievo a Roma di Carlo Maratta. Una vasta e ben informata letteratura contemporanea, che spesso si avvalse di notizie fornite direttamente dall'artista, e un gruppo di lettere autografe ci permettono di conoscere non solo le vicende esteriori della vita del Balestra, ma anche i principî ai quali egli ispirò tutta la sua attività artistica, che si svolse in un ambito di gusto chiaramente improntato alla tradizione romana, che egli tuttavia interpreta con fluidità formali e scioltezze d'ispirazione correggesca, riflettenti quelle aspirazioni del suo tempo che furono determinanti per il trapasso del gusto dal Seicento al Settecento. Raramente un artista è stato tanto stimato dai contemporanei come il Balestra la sua pittura classicizzante infatti coincideva con il gusto accademico dominante. La critica moderna ne ha dato invece un giudizio piuttosto limitativo, riconoscendogli più che una validità poetica un'importanza storica, in quanto contribuì a introdurre nel Veneto, ormai chiuso in forme tradizionali improvincialite, la cultura romana, che non mancò di avere riflessi anche nel Piazzetta e nel Tiepolo giovane. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con margini che variano da cinque millimetri a un centimetro. Lievi spellature al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Bartsch, ' Le Peintre graveur ' (XXI.295.3); Le Blanc C., Manuel de l'amateur d'estampes, Paris 1854-1890, I-IV; Albricci G., Contributo per un catalogo delle incisioni di Antonio Balestra, in “Saggi e memorie di Storia dell'Arte”, Venezia 1982, n. 13; Novelli M.A., Balestra, Antonio, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Roma 1963, 5; G. Marini, 'Un percorso per Balestra disegnatore', in “Antonio Balestra: nel segno della grazia”, catalogo della mostra a cura di A. Tomezzoli, Verona 2016, pp. 87-100. Etching, circa 1700, signed in lower left 'ABalestra fe:'. Very rare etching by this artist, to whom Bartsch credits only four etchings. Gioconda Albricci reduces to 10 the graphic corpus of Antonio Balestra; previous etchings attributed to him by Bartsch, Nagler and Bruillot are in fact derubricated and assigned to his pupil Pietro Rotari. Balestra, a native of Verona, was a pupil of Carlo Maratta in Rome. A vast and well-informed contemporary literature, which often made use of information provided directly by the artist, and a group of autograph letters allow us to know not only the external events of Balestra's life, but also the principles by which he inspired all his artistic activity, which took place in a context of taste clearly marked by the Roman tradition, which he nevertheless interpreted with formal fluidity and fluency of Correggio's inspiration, reflecting those aspirations of his time that were decisive for the passage of taste from the seventeenth to the eighteenth century. Rarely has an artist been so highly esteemed by his contemporaries as Balestra, whose classicizing painting in fact coincided with the dominant academic taste. Modern critics have instead given him a rather limiting judgment, recognizing more than a poetic validity a historical importance, as he contributed to introduce in the Veneto, by then closed in traditional forms improvincialite, the Roman culture, which did not fail to have reflections also in Piazzetta and in the young Tiepolo ' Beautiful proof, printed on contemporary laid paper, with margins ranging from five millimeters to one centimeter. Slight stripping on verso, otherwise in excellent condition. Bibliografia Bartsch, ' Le Peintre graveur ' (XXI.295.3); Le Blanc C., Manuel de l'amateur d'estampes, Paris 1854-1890, I-IV; Albricci G., Contributo per un catalogo delle incisioni di Antonio Balestra, in “Saggi e memorie di Storia dell'Arte”, Venezia 1982, n. 13; Novelli M.A., Balestra, Antonio, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Roma 1963, 5; G. Marini, 'Un percorso per Balestra disegnatore', in “Antonio Balestra: nel segno della grazia”, catalogo della mostra a cura di A. Tomezzoli, Verona 2016, pp. 87-100. Cfr.