Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Stampe

Anonimo (ed. Claude Duchet)

Circi Flaminii specimen suo cum Euripo aris que et simulachro Isidis leone insidentis opera et studio Pyrrhi Ligori pictoris neapolitani antiquarii accuratissimi et solertissimi iam pridem ex vetustis monumentis eductum. Fidelissime nunc denuo Claudius Duchettus aeneis tabellis exculptum in lucem prodire curavit. M.D.LXXXI.

1581

550,00 €

Ex Libris s.r.l. Libreria Antiquaria

(Roma, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1581
Luogo di stampa
Roma
Incisori
Anonimo (ed. Claude Duchet)

Descrizione

Incisione originale su rame (cm. 54x36,5 più margini bianchi). Carta vergellata con filigrana. Esemplare in buono stato di conservazione, rifilato al margine destro, con alcune minuscole imperfezioni nella parte incisa ed un restauro all’angolo superiore destro. Copia dell’incisione di Nicolas Beatrizet (1507-1565) pubblicata dal Duchet (Claudio Duchetti), cfr. Rubach, n. 295. Ricostruzione ideale del non più esistente Circo Flaminio, ampia area circolare sistemata nel 221 a.C. dal console Gaio Flaminio Nepote, situato nella parte più a sud del Campo Marzio vicino alle rive del Tevere. Antoine Lafrery (Antonio Lafreri nella forma italianizzata), incisore, editore e mercante di stampe curò la pubblicazione tra il 1544 ed il 1575 di una serie di circa 200 incisioni - raffiguranti perlopiù monumenti ed antichità romane ed opera di diversi autori - nota come ‘Speculum Romanae Magnificentiae’. Le stampe erano poste in vendita sia singolarmente che sotto forma di raccolta con un numero spesso variabile di fogli. Dal 1574 iniziò a circolare anche una tavola-frontespizio dello ‘Speculum’, attribuita a Etienne Duperac. Successivamente, tra il tardo Cinquecento ed il Settecento, i rami lafreriani conobbero tirature posteriori con l’imprint di vari editori ed il contributo di diversi incisori. Inoltre lo ‘Speculum’ fu ampliato nel tempo mediante l’aggiunta di altre tavole il cui minimo comune denominatore appare quello di riprodurre opere antiche e moderne di Roma.