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QUADERNI DELLA FONDAZIONE DEL MONTE n.4 1999,ATTESE MILLENARIE E L'UOMO DEL 2000
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Dettagli
Descrizione
QUADERNI DELLA FONDAZIONE DEL MONTE
DI BOLOGNA E RAVENNA N.4 1999,
XVIII edizione delle «Giornate dell'Osservanza»
22-23 maggio 1999 - Convento dell'Osservanza,
ATTESE MILLENARIE E L'UOMO DEL 2000,
ATTI,
a cura di Marco Poli,
Centro Editoriale S.Stefano, Bologna 1999, prima edizione,
brossura, 24x17 cm., pp.80,
peso: g.190
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime, come nuovo
La collana Quaderni della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
pubblica gli atti delle annuali Giornate dell'Osservanza che si tengono, a maggio,
al Convento dell'Osservanza di Bologna
Indice
Presentazione, di padre Onofrio Gianaroli 5
Saluti 9
Cristo Signore della Storia, di S.E. card. Giacomo Biffi 13
L'università europea dopo la dichiarazione della Sorbona verso l'incon-
tro dei ministri in Bologna, di Fabio Roversi Monaco 19
Pellegrinaggi e Giubilei del popolo di Dio, di Francesco Sisinni 27
Viatico letterario per il terzo millennio, di Emilio Pasquini 33
Esiste un'eredità di Francesco d'Assisi?, di Claudio Leonardi 51
Le nuove forme di vita in medicina, di Vittorio Bonomini 51
Appendice
Bolla Incarnationis Mysterium, di S. Santità Giovanni Paolo II 67
dalla Presentazione
di padre Onofrio Gianaroli, del Convento dell'Osservanza
La XVIII edizione delle «Giornate dell'Osservanza», dal tema: Attese millena-
rie e l'Uomo del 2000, ha inteso introdurci all'evento del terzo millennio.
Una costante letteratura invita ad analisi e raffronti che se a volte sembrano col-
pire il nostro quotidiano, più spesso ci lasciano indifferenti: il 2000 è un traguar-
do cronologico e l'umanità si risveglierà identica; è un avvenimento che non ci tocca.
Tocca però Cristo di cui ricorderemo il duemillesimo compleanno: il compleanno
del Figlio di Dio che si è fatto uomo, nostro fratello, per accostamento unico della
divinità all'umanità; celebreremo il mistero centrale della fede, l'Incarnazione, l'e-
vento che ha diviso la storia tra un «prima» e un «dopo».
Nella dimensione del tempo è creato il mondo, e al suo interno si svolge la sto-
ria della salvezza: Cristo è il Signore del Tempo e della Storia, che non sono frutto
del caso. Il 2000 non è la fine, ma un «fine» capace di illuminare il presente e dar-
gli significato. Vogliamo pensare che il terzo millennio sarà nella luce della salvez-
za: l'abbandono dell'uomo vecchio per il nuovo nella meraviglia prodigiosa di pre-
gare Dio Padre nostro, rispettando in ciascuno la figliolanza del Padre comune nella
gioia del Christus semper.
Le due «Giornate» di studio ci hanno portato in queste dimensioni; ci hanno
fatto pensare ad un millennio dello spirito, nella riscoperta della parola di Dio: il
millennio del perdono, dell'esempio e della conversione.
Con questa coscienza abbiamo voluto che il cardinale Giacomo Biffi, pastore
attento della diocesi, ci parlasse del tema a lui caro: Cristo Signore della Storia.
Da questa realtà di fede e di storia si sono snodate le altre relazioni fino allo
studio: Nuove forme di vita nella medicina del 2000.
Sabato 22 maggio, in apertura, colpiva l'insolita presenza di tanti generali delle
Forze Armate: dal Gen. di Brig. Ottavio Fugaro, comandante dell'Arma dei
Carabinieri dell'Emilia Romagna, il Brig. Gen. Luigi Chiavarelli, comandante della
Brigata Friuli, il Magg. Gen. Nicola Gallippi dell'Esercito Italiano, l'Amm. di D.
Mario Host della Marina Militare e il Gen. di D.A. Giulio Mainini dell'Aeronautica
Italiana. Il saluto alle Forze Armate, attive in missione di soccorso ai più deboli, ha
voluto esprimere affettuosa riconoscenza, un omaggio sottolineato dalle autorità
che hanno portato il loro saluto: il Rettore magnifico dell'Università degli studi prof.
Fabio Roversi Monaco, il Sindaco dott. Walter Vitali, il prof. Angelo Varni per la
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con il cui contributo si organizzano
le «Giornate» e il Ministro provinciale dei Frati Minori padre Giuseppe Ferrari.
Il ministro della Difesa sen. Carlo Scognamiglio, facendo giungere il suo «sa-
luto cordiale e affettuoso», auspica «che l'impegno della comunità internaziona-
le possa far prevalere le ragioni di una pace giusta e duratura»; concorde atten-
zione e partecipazione sono state espresse dal capo di Stato Maggiore dell'Esercito
Gen. A. Francesco Cervone, dal comandante generale dell'Arma dei carabinieri
Gen. A. Sergio Siracusa con il generale comandante della Regione militare nord
Salvatore Sabatino.
Sua Eminenza il cardinale Giacomo Biffi apriva la serie degli interventi con la
relazione: Cristo Signore della Storia. Uno studio ricco e suggestivo della manife-
stazione di Cristo che riempie l'attesa del cristiano, fuori da ogni apocalittico mil-
lenarismo. Cristo è il traguardo tanto dell'avventura cosmica, quanto dell'esisten-
za individuale, senza che per i due aspetti, affermava, sia, né opportuno, né con-
sentito ipotizzare conclusioni cronologiche. L'uomo sappia accogliere il suo traguardo
con coraggiosa docilità di cuore.
Il Magnifico Rettore con la relazione: L'Università europea dopo la dichiarazio-
ne della Sorbona verso l'incontro dei ministri in Bologna preannunciava la nascita a
Bologna, per la storia e il valore del suo ateneo, dell'Università Europea, traguar-
do straordinario del terzo millennio per l'Università.
L'evento va iscritto a merito del nostro Rettore che si è prodigato nel suo ret-
torato con prodigioso dinamismo, con intelligenza e sensibilità culturali sorpren-
denti. L'auspicio di tutti è che questo traguardo continui ad impegnare il Rettore
nel Parlamento europeo.
Domenica, 23 maggio 1999, ha aperto la serie delle relazioni il professor
Francesco Sisinni, direttore generale del Ministero dei LL.PP., già direttore per i
Beni Culturali, con: Pellegrinaggi e giubilei del popolo di Dio.
I pellegrinaggi sono gli itinerari dell'uomo alla ricerca del trascendente; i viag-
gi verso i luoghi della fede, sono un segno storico del viaggio spirituale per cui l'uo-
mo si avvicina a Dio e si immedesima con Lui, condotto misteriosamente a cono-
scere la vita stessa di Dio: il viaggio è l'ansia profetica della meta che è Cristo.
Il prof. Emilio Pasquini, dell'Università degli Studi di Bologna, ha trattato il
tema: Viatico letterario per il terzo millennio. Se oggi è assente la dimensione esca-
tologica dominante nel X-XI secolo, lo studioso ha saputo rintracciare significata-
mente negli scrittori e poeti di oggi prospettive antropologiche che si affacciano
tutte sul palcoscenico dell'eterno.
Il prof. Claudio Leonardi, dell'Università degli studi di Firenze, presidente
della Fondazione Ezio Franceschini, ha risposto al quesito: Esiste un'eredità di
Francesco d'Assisi? La risposta può sembrare ovvia; dietro c'è una delle questioni
storiografiche religiose più complesse: quella legata al significato di Francesco nel
suo tempo. Si è ritenuto di fare della povertà la chiave per interpretare Francesco;
questa è una falsa lettura ideologica: il Santo elogia la povertà, ma non disprezza
mai la ricchezza, e il clero che poteva essere ricco. La sua povertà non è polemica:
chiede a sé e ai suoi frati che essa sia autentica. Se non si può trovare una lettura
ideologica, e nemmeno quella ecologica, la lettura possibile dell'eredità universale
di S. Francesco starebbe nella predicazione: l'annuncio, che si fonda nell'Eucarestia,
momento essenziale del cristianesimo, è l'eredità di Francesco per l'uomo del 2000.
Il prof. Vittorio Bonomini, dell'Università degli studi di Bologna, trattava il tema:
Le nuove forme di vita in medicina. La scienza medica, oggi, accompagna l'uomo
verso il nuovo millennio con grandi speranze; mai, come oggi, la scienza è stata tanto
al servizio dell'uomo. Affascina l'evoluzione della medicina che ha portato alla rea-
lizzazione di eventi impensabili fino a trenta, quaranta anni fa; il professore ha foca-
lizzato l'uomo attuale - clinico, etico, sociale - per vederne la proiezione nel 2000:
l'uomo vivrà più a lungo nel nuovo millennio. Sappia inchinarsi dinanzi a Dio, per
non tradire l'attesa dell'eternità e benedica il Signore per la gioia di ogni mattino
nel suo cammino secolare.
I due concerti, a chiusura delle due «Giornate», sono stati proposti e seguiti
come un viaggio musicale lungo il secondo millennio.
A conclusione, pare di poter serenamente ritenere che il tema Attese millenarie
e l'Uomo del 2000 abbia suscitato vivo interesse: resterà - questo si è colto dalla stam-
pa e dai commenti delle autorità - richiamo per ulteriori riflessioni millenarie a Bologna
e nell'aver tentato di ricomporre fede, letteratura e scienza nella dimensione di Dio,
sentiamo di aver battezzato il terzo millennio nella luce della salvezza.
La grazia di Francesco di Assisi, che ripropone il fascino di Gesù nei fremiti e
nei fermenti del suo Ordine nelle tante versioni in cui il francescanesimo si è arti-
colato, ci farà sentire ancora verginale Il cantico delle creature, arricchito, pensia-
mo, di voci nuove nel dono del nuovo millennio.
Siamo profondamente grati alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
che, dopo averci donato queste emozioni, ora, ci dà la gioia di poterle offrire agli
studiosi e ai tanti amici con la pubblicazione di questo «Quaderno» n. 4 della nuova
serie, dopo i fortunati «Zenit Quaderni».