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Giovanni AMBROSECCHIA,Catalogo.1971 Il Collezionista,Bologna[arte,scultura,ulivo
11,90 €
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(Bologna, Italia)
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Dettagli
Descrizione
AMBROSECCHIA,
catalogo d'arte,
dal 19 maggio 1971,
Galleria Il Collezionista, Bologna 1971,
brossura, cm 23,5x17, pp 12,
testi di Antonio Faeti e Ròiss,
peso g 40
cod.0326
CONDIZIONI DELL'OPUSCOLO: buone,
copertina con qualche segno,
numero a penna sulla prima pagina
DALL'INTRODUZIONE:
Giovanni Ambrosecchia si è incaricato di esplorare le radici dello
ulivo alla ricerca delle immagini che ogni giorno gli esemplifica-
no il campionario di sentimenti e di umanità in cui è inserito.
La meccanica che lo conduce all'identificazione dei volumi, for-
me e particolari è quella associazionistica. Nello studio le radici
divelte sono accatastate, raccolte in cova. Ognuna gestisce più
immagini, ma io scultore ne rivela ogni volta una sola: l'ultima ri-
conosciuta nel giorno creativo dell'intervento. Le stesse radici,
osservate in giorni diversi, avrebbero sicuramente generato altre
immagini perchè avrebbero scatenato una diversa azione (mec-
canica) associazionistica.
Le mani e la bocca ricorrono costanti fisse in molte opere. Quan-
te mani ha scolpito Ambrosecchia? E quante bocche, sempre
spalancate, urlanti? Altre costanti le maschere di volti meticci
deformi, ulcerati, affaticati. Quale sortilegio ha tramutato tali im-
magini nelle radici dell'ulivo? In altri tempi sarebbe stato possibi-
le ricorrere alla mitologia, attribuirle alle bizzarrie di un Dio paga-
no. Oggi possiamo solo supporre che l'albero le abbia modellate
nel sottosuolo per testimoniare su vicende e personaggi trascor-
si, subirne la provocazione letteraria e descriverle semplicemen-
te come segue (per esempio).
1) Al mendicante devono aver riferito le prodezze del Nazareno
e, siccome devono avergli insegnato che lo stesso è di casa nei
Santuari e nelle chiese, egli ne sollecita l'intervento miracoloso
posteggiando le proprie disgrazie sui sagrati nei giorni di festa,
con le mani dilatate all'incontro del soccorso benevolo.
2) I corpi nudi degli amanti adolescenti (unica opera non ricava-
ta dal legno delle radici) s'incontrano eretti sulle punte dei piedi,
con i genitali inerti e le mani che non cercano zone erogene. I
loro volti si compenetrano e si assimilano. Sicuramente l'uomo
mancherà l'amplesso per eccesso di desiderio, di emozione, d'a-
more.
Eccetera... !
Ròiss