Vincenzo Bonicelli della Vite,SANCIO,IO E L’ISOLA DI NESSUNO,2012 Pungitopo

Vincenzo Bonicelli della Vite,
SANCIO, IO E L’ISOLA DI NESSUNO.
Pungitopo Editrice, Marina di Patti (ME) 2012,
brossura, 15x21 cm., pp.189,
in copertina: Bruno Sampieri, Senza titolo,
dedica autografa dell'Autore al frontespizio,
peso: g.329

cod.4873

CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime,
dedica dell'Autore al frontespizio,
per il resto come nuovo



Un volo avventuroso nello spazio letterario, un rischio calcolato
nel tempo della “Parola”. Il protagonista, seduto su Clavilegno,
adesso contemporaneo jet personale, pensa in grande come Don
Chisciotte e vola basso come Sancio Panza.
Nessuno pilota; Dante, Daedalus e Don Chisciotte le torri di
controllo.
Il desiderio è una vacanza nell’isola di Nessuno (forse quella
promessa al buon Sancio). Ma il terminal, all’arrivo, è chiuso.

Indice
5 introduzione
15 la libertà della variabile indipendente: l’incipit
37 la parola creativa: il tempo interiore
43 il trucco di Ronzinante: la parola a cavallo
47 la parola perfetta: ritratto con mostro
57 nessuno e un cavaliere della Triste Figura: la parola diversamente umana
69 la parola assoluta: il tempo emerso dell’identità errante
83 l’attenzione emotiva: i confini della parola
91 la parola consapevole: il sentimento del presente
99 la gola del Cavallo di Troia: l’intruso letterario
115 la parola pneumatica: figure in divenire
127 il canto delle Sirene: la parola e l’incanto
137 la parola attuale: la digressione
141 la doppia vita nel Bordello dell’Ulisse: la parola paradossale
151 la parola nota a tutti: figure della parola
157 l’antro di Nessuno: la parola e una benda per mostri
171 la parola-monologo: il tempo nel cavallo di Troia
183 Sancio, io e l’isola di Nessuno