In 8° (16,8x10 cm); XXV, (1), 249, (1) pp. e due c. di tav. fuori testo con ritratti di Sterne e Didimo Chierico, aggiunte intercalate nel testo 2 carte fittamente manoscritte. Legatura coeva in mezza-pelle verde con titolo e ricchi fregi in oro al dorso. Piatti foderati con carta coeva. Due carte presentano, a causa di un difetto della carta antecedente la stampa, una mancanza di carta al margine esterno, lontano dal testo, ininfluente. Vecchia firma di possesso al margine alto del frontespizio. Alcune pagine leggerissimamente ed uniformemente brunite, ininfluente e nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione. Esemplare arricchito, nella Notizia intorno a Didimo Chierico di numerosissime aggiunte chiosate da fine mano coeva, sia nel testo che su due carte aggiunte, che sembrano seguire le correzioni che sarebbero poi apparse, nell'edizione definitiva dell'opera edita alcuni anni dopo. Terza edizione, dopo le due edizioni del 1813 (stampate, rispettivamente da Molini e Didot) della più celebre traduzione del Viaggio Sentimentale di Sterne, opera del grande poeta, scrittore, drammaturgo, traduttore e critico letterario italiano, fra i principali esponenti del neoclassicismo e del preromanticismo, Ugo Foscolo, nato Niccolò Foscolo (Zacinto, 6 febbraio 1778 Londra, 10 settembre 1827). L'edizione presenta l'originale scritto foscolianoNotizia intorno a Didimo Chierico, fantomatico traduttore dell'opera ed alter-ego letterario di Foscolo che rappresenta una geniale trovata letteraria di Foscolo che immagina una conversazione fra di lui e Didimo Chieirco che gli racconta alcuni fatti salienti della sua vita e della poetica del traduttore. Lopera, in questa edizione, è introdotta da un avvertimento ai Lettori e da una Notizia intorno a Didimo. Non è presente, invece, la prefazione Didimo Chierico a lettori salute, inclusa nelloriginale del 1813, probabilmente, su idea dello stesso Foscolo. La traduzione foscoliana di A sentimental Journey through France and Italy, pubblicato incompiuto nel 1768 sotto lo pseudonimo shakespeariano di Yorick, un mese prima della morte di Sterne, rappresenta la seconda traduzione italiana dell'opera, dopo la prima apparsa a Venezia, edita da Zatta nel 1792. L'opera di Sterne è una fine e dotta satira dei viaggi del Grand Tour nella quale l'autore riprende e rielabora il classico racconto di viaggio. Data la presenza di Foscolo a Venezia nel 1793, è probabile che fu proprio su questa traduzione edita da Zatta che Foscolo si avvicinò all'opera di Sterne, valutandone, probabilmente anche alcune pecche. Si sa con sicurezza che Foscolo iniziò a lavorare alla traduzione del Viaggio sentimentale già dal 1805 anche se riprese più volte in mano la traduzione cercando, non solo di seguire lo stile di Sterne riportandolo nella lingua italiana, ma ancor di più di interpretare il pensiero dell'autore irlandese. Scrive Mario Scotti, nella voce da lui curata dedicata a Ugo Foscolo, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 49 (Treccani 1997): "Nella seconda metà di ottobre il F. si trasferì in una casa presso al parco delle Cascine e all'Arno. Le sue condizioni di salute non erano buone: nondimeno attendeva tutti i giorni al lavoro letterario almeno per qualche ora. Aveva revisionato la traduzione del Viaggio sentimentale dello Sterne ed era pronto a stamparla: ma poi tornò a sottoporla ancora per tutto l'inverno a correzioni e rifacimenti; accantonate le Grazie, cui aveva cominciato ad attendere appena giunto a Firenze, era tutto preso dalla tragedia Ricciarda, di cui al trasferirsi nel nuovo alloggio aveva già steso il primo atto. Con la primavera 1813 si trasferì a Bellosguardo. Seguirono mesi di serenità spirituale e di felice attività poetica. Pure le vicende politiche e militari di quello che sarebbe stato il tramonto dell'età napoleonica non gli restavano indifferenti ed estranee. Riferimenti continui alla campagna di Russia si incontrano sin dai primi frammenti delle Grazie. Le notizie dal fronte giungevano con ritardo, ma infine si vennero precisando le dimensioni del disastro. Degli amici del F. perirono durante la ritirata il colonnello G. Battaglia (per la sua vedova, Lucietta Frapolli, il poeta sarebbe stato preso da una forte passione), C.D. Del Fante, B. Giovio. Da aprile a luglio il F. continuò ad attendere alle Grazie, mentre in contemporanea lavorava alla Ricciarda, gettava giù l'abbozzo di un nuovo Edipo, meditava un'altra tragedia, Bibli e Cauno - ispirata a un episodio delle Metamorfosi ovidiane -, componeva i capitoli A Pietro Rottigni, A Leopoldo Cicognara, Al signor Zanetti. A giugno per i tipi dello stampatore Didot di Pisa vide luce la traduzione del Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia. Alla traduzione seguiva la Notizia intorno a Didimo Chierico, personaggio immaginario sotto cui il F. nascondeva la propria identità, come lo Sterne aveva fatto con il personaggio shakespeariano. Il nome Didimo era probabilmente quello del grammatico alessandrino del primo secolo". Interessante esemplare arricchito da numerosissime note coeve in bella grafia leggibile. Rif. Bibl.: Cfr. Mazzolà,49 p. 65 il cui esempl. contiene la prefazione Didimo. a lettori salute ma precisa che secondo il Rabizzani. in questa ediz. manca tale prefazione. Non in Acchiappati, né Ottolini.