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Libri antichi e moderni

Cucca Francesco.

Veglie beduine.

Giovanni Puccini e figli, 1912

78,00 € 130,00 €

Il Bulino libri rari

(Torino, Italia)
Chiusi per ferie fino al 30 Novembre 2024.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1912
Luogo di stampa
Ancona
Autore
Cucca Francesco.
Editori
Giovanni Puccini e figli
Soggetto
Letteratura italiana - Poesia - Prime edizioni

Descrizione

Edizione originale in esemplare perfettamente conservato in barbe. Prefazione di Magali Boisnard. Riproduzione di disegno del Cucca applicato a piena pagina prima della Prefazione. Nacque a Nuoro nel 1882, fu narratore e poeta mercante che seppe conciliare le esigenze per gli affari col gusto per la letteratura e per la poesia. Uomo eclettico e raffinato, fu animato da un incontenibile spirito d'avventura. Dopo aver svolto il lavoro di servo pastore, nel 1896 all'et‡ di 14 anni, dalla Barbagia partÏ per Iglesias e lÏ lavorÚ come garzone di cantina e pi˘ tardi andÚ in miniera. La sera leggeva e studiava. CominciÚ la raccolta di libri, di riviste, di giornali e raccolte antologiche degli autori della letteratura del periodo: Satta, Carducci, Pascoli, D'Annunzio, Stecchetti. PassÚ poi alle dipendenze di un'impresa di Livorno che importava legname dall'Africa e fu mandato in Tunisia, come rappresentante, procuratore e amministratore all'et‡ di vent'anni. AndÚ in Africa nel 1902 e vi rimase fino al 1939. ViaggiÚ per citt‡ e per villaggi; conobbe popoli, usi e costumi diversi, li studiÚ e ne assimilÚ la cultura al punto di essere considerato e trattato dagli arabi come uno di loro. Studiava molto ed alle letture dedicava non poche delle ore che riusciva a strappare al suo quotidiano lavoro. Parlava e scriveva correttamente diverse lingue ed era informato sui pi˘ importanti avvenimenti letterari. In terra maghrebina cominciÚ la sua produzione in prosa e in versi: I racconti del gorbino (1909); le Veglie beduine (1912), le Galoppate nell'Islam (1922), e il romanzo Muni Rosa del Suf (pubblicato postumo nel 1996). AderÏ al socialismo rivoluzionario e all'anarchismo. Anticlericale, anticolonialista, anti interventista, preferÏ vivere da uomo libero. Strinse rapporti con Sebastiano Satta, con i fratelli Deffenu, con Grazia Deledda, con Paolo Orano, con Giuseppe Lipparini, con Mario Puccini, con Ezio Bartalini, con tutto il movimento anarchico e socialista italiano negli anni dal 1906. CollaborÚ a "L'Unione di Tunisi" diretta dal rivoluzionario Ettore Sottovia. Nel 1939, lasciÚ l'Africa definitivamente, risiedendo prima a Roma, poi a Napoli dove morÏ nel 1947. Brossura editoriale a stampa, illustrazione a colori applicata al piatto anteriore, pp. 140, 4, In 8∞ grande