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Libri antichi e moderni

Nuzzi Gianluigi

Vaticano Spa

Chiarelettere, 2010

13,00 €

Libri Antichi Arezzo Studio Bibliografico

(Arezzo, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2010
ISBN
9788861900677
Autore
Nuzzi Gianluigi
Editori
Chiarelettere
Soggetto
Citt‡ del Vaticano Ist. per segreti
Descrizione
S
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Legatura
Brossura
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

[Vaticano segreti](cm. 20.5) brossura editoriale , -pp. 280 nel testo alcune riproduzioni di documenti e lettere. Dai risvolti di copettina: "Si ha la sensazione netta che ci si trovi di fronte, tutti, a un potenziale esplosivo inaudito, che deve essere doverosamente portato a conoscenza delle pi˘ alte autorit‡." Lettera riservata di Angelo Caloia, presidente del Consiglio di sovrintendenza dello Ior, al segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano. Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carit‡ e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro Ë totalmente inedita. Parte da un archivio immenso, custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti. Lettere, relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici. La finanza del Vaticano come non Ë stata mai raccontata. Tutto grazie all'archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure pi˘ importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta. Con Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L'artefice Ë monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti. I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana: titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le Sante messe trasferiti in conti personali, con le pi˘ abili alchimie finanziarie. Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria "lavanderia" nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato del Vaticano. Tutto in nome di Dio. ottimo, pari al nuovo [n29]