TRE FOTOGRAFIE CON CURIOSO SOGGETTO IN MASCHERA

Tre fotografie aventi il medesimo bizzarro soggetto, ritratto in diverse pose. Ciascuna fotografia all'albumina (in formato 'ritratto gabinetto' 10 x 11 cm circa) è applicata su un cartoncino (di dimensioni 11 x 16,5 cm circa) riportanti le indicazioni relative allo studio del fotografo (P. Santini, Pinerolo, Via del Seminario). Stato di conservazione: leggeri e appena visibili tratti di pastello azzurro su una delle tre foto (quella con il soggetto con un piede appoggiato su una catasta), leggera scoloritura della fotografia in cui il soggetto è ritratto appoggiato con la schiena alla catasta ma, nel complesso, tre buoni esemplari. Grazioisi i loghi del fotografo presenti sul margine inferiore dei cartoncini. Era moda del tempo, nei primordi della fotografia, ritrarre i soggetti in costume e in pose stravaganti. Dal sito associazione fotografia storica: 'Pietro Santini (San Jacopo in Polveroso, Firenze, 22.02.1824 - Pinerolo, Torino 04.08.1899 ). Ex- trombettiere della Gendarmeria del Granducato di Toscana, Pietro Santini si trasferisce da Firenze a Pinerolo nel 1861. Già nel capoluogo toscano esercita la professione di fotografo come testimonia una lettera scritta da Garibaldi per ringraziare il Santini per la realizzazione di un album di vedute liguri. A Pinerolo fonda uno studio prima in via del Seminario (che più tardi prenderà il nome di via Sommelier) pur mantenendo, per alcuni anni, ancora la sede fiorentina di via dei Banchi. Dal 1865 si trasferisce alla 'Casa della Banca' in via Saluzzo. Nello stesso anno è elencato tra i membri della Società Fotografica Italiana. Una favorevole recensione apparsa sulla Gazzetta di Saluzzo nel 1865 dà rinomanza al lavoro del Santini, che si afferma sia per le vedute, che per la ritrattistica di personaggi famosi, tra i quali Edmondo De Amicis. Nel 1865 esce la pubblicazione Pinerolo e circondario: vedute principali fotografiche con illustrazioni storiche dell'Abate. Jacopo Bernardi, pubblicate per cura di Pietro Santini e Giuseppe Chiantore, album di vedute con il commento storico dell'Abate Jacopo Bernardi. L'album è donato ad Umberto di Savoia per le nozze con Margherita nel 1868.Nel 1884 è presente all'Esposizione Nazionale di Torino. Nel 1891 viene nominato da Umberto I Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia.L'attività dello studio è continuata dal figlio, anch'egli di nome Pietro, fino al 1917 nella sede di viale Vittorio Emanuele 2'.