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Libri antichi e moderni

Nannoni Angelo

Trattato chirurgico di Angelo Nannoni sopra la semplicità del medicare i mali d’attenenza della chirurgia. Aggiuntevi varie esperienze, osservazioni e ragionamenti, che molto giovano per lo stabilimento del buon metodo di medicare i mali.

presso Antonio Zatta,, 1764

400,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)
Chiusi per ferie fino al 06 Gennaio 2025.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1764
Luogo di stampa
In Venezia,
Autore
Nannoni Angelo
Editori
presso Antonio Zatta,
Soggetto
CHIRURGIA PLASTICA ESTETICA INCISA VAL d’ARNO
Lingue
Italiano

Descrizione

In 4° (25×18,3 cm); XXIV, 214 (i. e. 216), (8) pp. e 2 c. di tav. fuori testo. Legatura coeva in cartoncino molle con qualche lieve traccia di sporco. Al frontespizio marca xilografica con “Paesaggio con fontana con tre delfini, quattro personaggi, due piedistalli con un vaso ed una statua antica, serpe che si specchia e motto “Auxilium ab alto plus pressa plus surgit”. Un leggerissimo alone al margine esterno delle prime tre carte, ininfluente e da pagina 119 a 159 anche un questo caso sempre leggerissimo, spesso quasi invisibile e leggermente più marcato da pagina 121 a 135. Nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione con le due principale opere di Nannoni unite in un unico volume, stampato da Zatta nel 1764. Angelo Nannoni, celebre chirurgo nato a Incisa in Val d’Arno nel 1715 e morto a Firenze nel 1790, fu autore di diversi trattati medico-chirurgici. L’autore, che caldeggiava una medicina semplice fu tra i primi a schierarsi contro il trattamento delle ferite con ogni sorta di oli e balsami pratica solita all’epoca. Nannoni suggeriva invece di pulire le ferite con acqua tiepida e di coprire le piaghe aperte con garze asciutte. “Grazie a questi concetti egli poté propugnare l’asportazione della mammella cancerosa con svuotamento del cavo ascellare e asportazione di notevole estensione della pelle, la sutura a piani delle ferite laparatomiche, la cura radicale dell’idrocele con escissione della vaginale suturando poi per prima intenzione, ecc.; ciò che per l’epoca rappresentò un progresso notevolissimo”. Allievo di Benevoli, fu medico presso l’Ospedale Santa Maria Nuova a Firenze. Particolarmente interessante il suo Trattato chirurgico sopra le malattie delle mammelle. Quest’opera presenta inoltre un interesse particolare per la storia della chirurgia plastica: vi si trova infatti (a p. 36-37) una delle prime descrizioni del trattamento di una ferita, a seguito della quale il naso era stato quasi interamente staccato dal viso: a questo proposito Nannoni menziona il metodo di Taglicozzi. Cfr. Gnudi-Webster (p. 304): “A. Nannoni was not surprised to witness the reunion of a severed nose in view of the successful work of Tagliacozzi”. Cfr.: Leonardo, History of surgery, 203; Pazzini, Biobibl. di storia della chirurgia (168); Blake (319).
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