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Libri antichi e moderni

Cipolla Bartolomeo (Et Alii)

Tractatus de Servitutibus, tam Urbanorum, quam Rusticorum Praediorum. Accedunt D. Martini Laud. & Jo. Superioris Commentarii ad leges singulas de Servitutibus: item Antonii Matthaei Disputationes VII de Servitutibus; et huic editioni, quae in hactenus editis non habentur Gottliebi Gerhardi Titii De servitute faciendi et Christiani Thomasii De Servitute stillicidii dissertationes

Marci Michaelis Bousquet & Sociorum, 1759

250,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1759
Luogo di stampa
Coloniae Allobrogum
Autore
Cipolla Bartolomeo (Et Alii)
Editori
Marci Michaelis Bousquet & Sociorum
Soggetto
Giuridica, Diritto civile, Servitù prediali
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-4° (225x175mm), pp. (8), 660, legatura coeva p. pergamena rigida con titolo su tassello al dorso. Tagli rossi, titolo in rosso e in nero, testo bicolonne. Testatine, capilettera e finaletti istoriati. Restauro alla cerniera anteriore. Fioriture fisiologiche. Buon esemplare. Ristampa ginevrina di questi trattati sulle servitù prediali del giureconsulto veronese Bartolomeo Cipolla (1420-1475 ca.), professore di diritto civile dal 1458 nell'ateneo patavino, e di alcuni altri illustri giureconsulti della Rinascenza come Christian Thomasius, Martino Garrati, Johannes Superior, Gottlieb Gerhard Titius, Antoinius Matthaeus. Il Cipolla studiò diritto prima all’Università di Bologna sotto Angelo da Arezzo e Paolo di Castro, poi in quella di Padova, dove approfondì la conoscenza del diritto civile, canonico e feudale, ottenendo la laurea in utroque nel 1445. Iniziò allora la sua attività di docente prima nello studio di Ferrara nel 1449-1450 poi a Verona, dove collaborò alla redazione degli statuti cittadini e dove svolse attività di consulente, avvocato e giudice. A Padova nel 1458 fu iscritto nel Collegio dei dottori giuristi e venne nominato professore ordinario di diritto canonico; dal 1461 fino alla morte tenne, sempre nelle studio padovano, una cattedra di diritto civile e dal 1474 fu il titolare della prima cattedra di diritto civile. Continuò comunque a svolgere l'attività forense e nel 1459 fu nominato avvocato concistoriale presso la Curia romana; nel 1470 fu insignito del titolo di cavaliere e di conte palatino. La sua produzione giuridica risente preminentemente della lezione di bartolo di Sassoferrato, imprescindibile per i giuristi del tempo, cosa che spiega il giudizio sfavorevole dato sul Cipolla dall'Alciato e da altri giureconsulti appartenenti alle nuove correnti della scienza del diritto. I suoi lavori più importanti sono senz'altro i due trattati De servitutibus urbanorum praediorum e De servitutibus rusticorum praediorum, che derivano dalle lezioni di diritto civile tenute a Padova negli anni 1460-1461, sistematica esposizione della materia relativa alle servitù prediali, oltre a varie questioni concernenti i rapporti di vicinato e il regime delle acque, ma assai fortunato fu altresì il 'Tractatus Cautelarum', da cui furono denominate 'cautelae Coepollae' i furbeschi accorgimenti giuridici impiegati per sfuggire alle maglie della legalità. V. Roderich Stintzing, Geschichte der deutschen Rechtswissenschaft, I, Monaco, 1880, pp. 534 e sgg.
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