Dettagli
Autore
Blanci Marco Antonio Di Padova
Descrizione
VENEZIA, COMINUM DE TRIDINO, 1545. In 16∞picc.: pp. I (manca la prima pagina dell`indice) + 220 + 32 (secondo indice). Mende al front. gore d`acqua, marginali fori di tarlo che non ledono il testo. Leg. in tutta pergamena stanca, lievi mancanze al d. Dal colophon: Venetiis 1545 apud Cominum de Tridino Montisferrati. Sul frontespizio una bella marca tipografica con una fontana sormontata da una statua femminile, dalle cui mammelle escono due getti di acqua. Si tratta, come oggi chiameremmo, un trattato di "procedura penale" come si debba procedere nel caso di indizi di omicidio (in particolare "volontario") e di furto e quando si possa applicare la tortura. Interessantissimo per la storia della giurisprudenza. Il trattatello completo, se si eccettua la prima pagina del primo indice: essendo segnata la seconda con Aii e proseguendo con Aiii, Aiiii, chiaro che manca la Ai. Un altro indice si trova in fondo al libro. I numeri degli indici si riferiscono non alle pagine, ma ai paragrafi indicati sul margine sinistro. La numerazione non presente nelle prime pagine. Un problema costituito dalla improvvisa comparsa di pag. 55 con la prima parola (rum per reum) = refuso come mostra chiaramente il testo, che consequenziale. Anche la numerazione "55" probabilmente un refuso. Ed anche la numerazione dei paragrafi mostra la consequenziali. La numerazione progressiva inizia alcune pagine dopo, con il numero 9, e procede regolarmente. Da notare che la numerazione non fatta per pagine, ma per "fogli", come nei manoscritti. Le pagg. 9,10,11 e 12 sono alres contrassegnate da B,Bii,Biii,Biiii in fondo a destra. Le pagg. 17,18,19 e 20 recano C,Cii,Ciii,Ciiii. Le pagg. dalla 25 alla 28 sono contrassegnate dalla lettera D. Le pagg. dalla 33 alla 36 recano la lettera E.Le pagg. dalla 41 alla 44 recano la lettera F, e cos via, fino alla lettera O. Procede cos per tutto il libro: Le lettere rappresentavano la guida per il rilegatore a non confondere i quaderni. Si numerava solo il doppio foglio: quando questo era ripiegato, la numerazione appariva sulle prime quattro pagine, le successive, naturalmente, non avevano bisogno di numero. Altra guida per il rilegatore era costituita da parole di inizio in fondo ad una pagina, ripresa all`inizio della pagina successiva, questo avviene tra un quaderno e l`altro. Il volume impreziosito da note a mano, apposte da uno dei possessori a margine, con inchiostro seppia. In fondo al volume una mano ha tracciato con inchiostro, un piccolo schizzo che sembra copiato da una figura della Sistina. Insomma, un autentico gioello dell`arte libraria ai suoi inizi. Prezioso sia per il bibliofilo, sia per lo studioso di diritto.