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Libri antichi e moderni

Tranchino Gaetano (Siracusa, 1938).

The place of memory. An exhibition of paintings and drawings.

Alternative Entertainments Ltd. (Nuova Grafica Invernale)., 2010

18,00 €

Daris Libreria

(Lucca, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2010
Luogo di stampa
Talloght (Florida).
Autore
Tranchino Gaetano (Siracusa, 1938).
Editori
Alternative Entertainments Ltd. (Nuova Grafica Invernale).
Soggetto
Arte Italiana '900 - Monografie

Descrizione

In-8° carré, legatura editoriale in brossura illustrata con bandelle, pp. 29(3). Prime cinque pagine di titoli dedicatoria e un testo in inglese di Pat Boran; seguono 22 riproduzioni di opere a colori a piena pagina; alla fine elenco delle personali e bibliografia selezionata. Ottimo esemplare. Questo scriveva Leonardo Sciascia di Trachinio nel 1986 (dal Corriere della Sera): '.Gaetano Tranchino vive a Siracusa senza inquietudini che non siano quelle della ricerca, dell’approfondimento e perfezionamento dell’ arte sua: sereno, appagato, senza alcuna ansietà ed affanno ad inseguire la notorietà, il successo. Raramente si allontana dalla sua città: in occasione di qualche sua mostra in Italia e all’ estero – o di mostre altrui, ma di pittori che sommamente lo interessano. Stranamente, stante l’imponente ciarlataneria che nel campo dell’arte (si dice per dire, arte: poiché frequente ne è la negazione) trova spazio, Tranchino è riuscito a guadagnarsi il suo con mostre, a distanza di qualche anno tra l’una e l’ altra, in prestigiose gallerie; e riscuotendo l’attenzione dei critici più avvertiti e perciò meno legati a tendenze più o meno inautentiche, più o meno mistificatorie. Non gli è mancata, peraltro, l’attenzione di scrittori non addetti ai lavori di critica d’ arte: e particolarmente è da segnalare la presentazione che Vincenzo Consolo ha fatto per la mostra di qualche anno fa alla milanese Galleria Trentadue. (.) guardando le sue pitture si può se mai far qualche richiamo a De Chirico, a Savinio, a Giuseppe Viviani. Ma più puntuali e sollecitanti vengono i richiami letterari. A Borges che in questi ultimi anni è stato per Tranchino congeniale nutrimento: come lo scrittore che la sua pittura in un certo senso attendeva. E a Conrad, che giustamente Antonello Trombadori ricorda nel discorso introduttivo al catalogo. E non è che faccia pensare a Conrad la presenza, nei quadri di Tranchino, del mare, delle navi che sembrano emergere dal fondo marino, cariche di escrescenze e incrostazioni, dei marinai confitti nell’immemore stupore. E’ piuttosto, a far pensare a Conrad, la presenza di un destino, del destino.'