Legatura coeva in mezza pelle rossa con titoli e filetti dorati sul dorso liscio, piatti rivestiti in carta marmorizzata, tagli viola, in ottavo cm 18.5 x 12.5, pp 272 con alcune vignette xilografiche nel testo e una carta geografica ripiegata. Lievi segni d’uso sulla legatura, qualche antica segnatura e nota a margine, calligrafica seppur popolaresca nota di proprietà sulla prima sguardia, alone di menda sulla cartina geografica. Buono stato nel complesso, considerando la povertà dell’edizione. Titolo completo: STORIA SACRA PER USO DELLE SCUOLE E SPECIALMENTE DELLE CLASSI ELEMENTARI secondo il programma del Ministero della Pubblica Istruzione. Utile ad ogni stato di persone, arricchita di analoghe incisioni e di una carta geografica della Terra Santa. Pel Sacerdote Giovanni Bosco. Edizione ventesima seconda. La Storia Sacra apparve per la prima volta nel 1847, nel periodo in cui Don Bosco andava costituendo il braccio editoriale della sua predicazione e della sua attività didattica, licenziando nell’ultimo scorcio degli anni ’40 una serie di titoli poi più volte ristampati (Il giovane provveduto, La Storia Ecclesiastica, Il sistema metrico decimale) e fondando il periodico L’Amico della gioventù. L’opera si apre con un’introduzione dogmatico-metodologica, quindi ripercorre le Scritture, concentrandosi dividendo la storia in sette «epoche» (dalla Creazione al Diluvio, alla vocazione di Abramo, all’uscita degli ebrei dall’Egitto, alla fondazione del Tempio di Salomone, alla nascita di Cristo, l’epoca dei Vangeli fino al 70 d.C.), seguono un Dizionario dei vocaboli riguardanti la geografia, gli uffizi ed i riti religiosi, un capitolo su monete, pesi e misure confrontati con il Sistema Metrico Decimale, e una nota sulla geografia della terra Santa corredata di carta ripiegata. Don Bosco rende la storia chiara e comprensibile per il lettore perché essa stessa diventa catechesi: «Nella Storia Sacra il genere narrativo espresso come racconto storico manifesta alcune caratteristiche singolari; si assiste ad un processo di storicizzazione che è ordinato fino al dettaglio, sia cronologico, ma anche geografico, lessicale e globalmente culturale (…) colpisce il silenzio quasi completo di quanto nella classificazione tradizionale erano e sono dette opere profetiche, salmiche e sapienziali, evidentemente intese come scritti non storici. O meglio, come è stato ben precisato, più che la fedeltà al dato storico, più o meno criticamente avvertito, è una lettura pedagogico-catechistica della storia che viene proposta e che fa da criterio selettivo, ma in modo che sia la storia ad insegnare (le persone, gli avvenimenti, la vita) più che le affermazioni dottrinali vere, ma astratte.» (Bissoli) - un’impostazione che caratterizza in parte anche la Storia Ecclesiastica e la Storia d’Italia di Don Bosco. L’opera è illustrata da alcune vignette xilografiche di scene bibliche, talvolta firmate dall’incisore cremasco Giovanni Battista Zambelli (1826 - 1901c.), attivo nell’illustrazione dei periodici popolari soprattutto milanesi. Dopo la prima edizione per i tipi di Speirani e Ferrero del 1847 Don Bosco aggiornò la Storia Sacra nel 1853, e dagli anni ’60 iniziò a pubblicarla con la propria impresa editoriale (Tipografia dell’Oratorio di San Francesco di Sales, poi Tipografia Salesiana); l’edizione qui proposta, conforme a quella del 1874, apparve due anni dopo la scomparsa del sacerdote, e possiamo ipotizzare che i tagli del volume siano tinti di viola in segno di lutto. Gianotti, Bibliografia generale di Don Bosco, vol. I, p. 14; Bissoli, La componente biblica di don Bosco, in Orientamenti pedagogici Anno 36 (1989) num. 1, pp. 166-176.