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Libri antichi e moderni

Autore: Giovanni Dotoli, Fulvia Fiorino, Ricerca Fotografica Di: Angelo Saponara

Storia e leggenda della Basilica di San Nicola a Bari

Schena 1987,

47,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

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Dettagli

ISBN
9788875141721
Autore
Autore: Giovanni Dotoli, Fulvia Fiorino, Ricerca Fotografica Di: Angelo Saponara
Editori
Schena 1987
Soggetto
Arte-Architettura-Architettura religiosa

Descrizione

446 pagine. 181 ill. colori, 388 ill. b/n. Cartonato con sovracoperta. cm 23,5 x 32 x 3. gr 2180. Collana: Biblioteca della Ricerca. Note di copertina: Bari ha avuto la sua grande storia prima dell'arrivo delle ossa di San Nicola (1087), ma è indubbio che proprio la presenza del Taumaturgo, già venerato da Oriente ad Occidente, con l'immediata costruzione di un grandioso monumento romanico, dia una svolta alla città. Per un Santo che viene dalla Turchia e che in vita ha predicato l'unità e l'universalità della Chiesa e del dogma, l'unico luogo che possa accogliere le sue ossa è una città faro tra Oriente e Occidente, a guardia di due Imperi, per riunifìcare simbolicamente nella fede quanto le vicende politiche hanno separato nel tempo. In questo senso, con la Basilica di San Nicola, Bari uscì dalle tenebre" (Barbier de Montault), proiettandosi in una dimensione internazionale come baluardo di luce tra Oriente e Europa. Bari e San Nicola diventano in piccolo ciò che era stata, è in quel periodo e sarà l'intera regione, un ponte tra Oriente e Occidente per tutti i viaggiatori, la città del Mediterraneo in cui la storia ha depositato una parte di se stessa, il fulcro di quel polline mediterraneo di cui parlava Fernand Braudel, zona di frontiere e di conquiste, ma soprattutto naturale passaggio dall'Europa alla Grecia, punto di incontro piú che di divisione di due mondi. La Basilica di San Nicola è un po' il coagulo di questa essenza: nella costruzione il genio pugliese unifìca la tradizione bizantina, le influenze normanne e le proprie tradizioni, producendo un monumento di eccezionale originalità; negli stessi riti in uso, per secoli convivono simbolicamente il bizantino, il romano e il parigino. La cultura del popolo pugliese trova in San Nicola la sua immagine piú perfetta e piú semplice. Il grande passato preistorico e classico, l'eroismo dei primi secoli cristiani, i traffici della città con l'Oriente risalenti alla notte dei tempi, i suoi collegamenti col Continente, trovano una naturale connessione in linee architettoniche che in ogni momento portano il segno dell'unità della storia, come se il messaggio primario fosse quello della tolleranza e dell'incontro, dell'andare avanti senza mai dimenticare la lezione del passato. Comprendiamo perché San Nicola sia un santo universale, protettore di marinai e mercanti, farmacisti e pescatori, studenti e fanciulli, ragazze povere e nubili, principi e popolani, lupi e topi, imbarcazioni e cantine, patrono dell'acqua e del fuoco, con migliaia di chiese a lui dedicate disseminate per il mondo, che vedono nella Basilica barese il punto di riferimento, la luce inesauribile. Così in questo volume il testo di Barbier de Montault sul Tesoro di San Nicola si è trasformato in punto di partenza per vedere la Basilica e il suo Santo tra storia e leggende, in un appassionato colloquio coi segni del culto del grande Taumaturgo, e in primo luogo si è considerato il monumento tra ieri e oggi, con quanto contiene, soprattutto gli oggetti del Museo, del Tesoro e dell'Archivio di San Nicola. Non poteva tuttavia mancare la ricezione di San Nicola, ad ogni livello. Non sarebbe stato possibile, né utile, lasciarlo chiuso nella grandiosità del suo monumento. Ecco dunque allora le edicole di Bari vecchia, le statuette popolari e le acquasantiere, i canti e le immagini di varia natura ed epoca, i pellegrini, la sagra in città e a mare, con quanto unisce ritualmente i devoti a San Nicola, quegli ex voto che devono ancora trovare collocazione in una ricerca degna di tale accezione. La fotografia di Angelo Saponara ha compiuto il miracolo: ciò che a prima vista appare sparso, se non disunito, trova organica sistemazione e coagulo nel film della storia architettonica del monumento tra passato e presente e della presenza di San Nicola tra i baresi e tra le migliaia di pellegrini che ogni anno giungono a Bari per rinnovare un contatto di salvezza e di fede, che è segno di omaggio al Santo, ma anche al monumento e alla città che per nove secoli lo hanno saputo gelosamente custodire."