Dettagli
Anno di pubblicazione
1786
Autore
Cigna Santi Vittorio Amedeo
Editori
nella Stamperia Reale
Soggetto
Piemonte, Ordini cavallereschi, Ordine della SS. Annunziata
Stato di conservazione
In ottimo stato
Descrizione
In-8° (200x130mm), pp. 298, (2), cartonatura rustica bicolore coeva con titolo calligrafato su tassello cartaceo al dorso. Stemma sabaudo inciso al frontespizio. Minime fioriture. Una firma antica al titolo. Bella copia in barbe. Prima edizione, molto rara. Storia araldica e cronologica dei personaggi che ebbero un ruolo di rilievo nell'Ordine della SS. Annunziata dalla sua fondazione ad opera del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, sino al 1785. Dell'opera doveva apparire anche un secondo volume, che, tuttavia, non vide mai la luce. Il Cigna Santi (Torino, 1725 o 1730 - ivi, 1785 ?), poeta ed erudito, membro dell'Accademia dei Trasformati di Milano, lasciò numerosi componimenti d'occasione e fu il principale librettista del Teatro Regio di Torino nella stagione 1754-55 (suoi libretti furono messi in musica dal Traetta, dal Cocchi, dal Pugnani e perfino, nel caso del suo 'Mitridate re di Ponto', da Mozart, dopo che in un primo tempo esso era stato musicato dal Gasparini). Scrive a proposito della presente sua compilazione storica Gianni Marocco, nella voce a lui dedicata nel Dizionario Biografico degli Italiani (XXV, 1981): 'Il 17 marzo 1785 rassegnò le dimissioni, essendo stato nominato dal re 'istoriografo del supremo Ordine della Sma Annunziata'. Nel clima di moderato rinnovamento culturale promosso dalla Sampaolina e dalla Patria Società letteraria (1782), e contrassegnato dal fiorire di un'erudizione: storica d'ispirazione muratoriana, egli sembra volgere tutto a interessi antiquari. e genealogici, non comparendo, tuttavia, in rapporto con gl'intelletti più vivaci della, capitale. Nel'1786 il Cigna Santi pubblicò la Serie cronologica de' cavalieri dell'Ordine supremo di Savoia. (Torino 1786). L'esemplare della Bibl. Reale di Torino presenta una dedica autografa al Vernazza ('Amicus ad amicum'). Il Cigna Santi appare vicino a personaggi di rigida ortodossia dinastica e di orientamento conservatore come il Berta e il Rangone, consigliere di Stato incaricato nell'81 di compiere approfondite ricerche per confermare la discendenza sassone della dinastia sabauda, fondata sull'interpretazione della cronaca di Ditmaro ma negata dal Muratori. I risultati obiettivi a suffragio della tesi del Rangone furono ben scarsi (Arch. di Stato di Torino, Storia della R. Casa, I, m. 2 e 3). Comunque il Cigna Santi (Memoria) l'appoggiò totalmente, anzi collaborò con l'amico a stendere i materiali accumulati in una compilazione rimasta incompiuta (dovrebbe trattarsi del ms. della Bibl. Reale, Miscell. Storia patria 64, Memorie storiche intorno all'origine di Beroldo di Sassonia).'. Cfr. Spreti, 999. Saffroy, I, n. 3975. Manno, I, 2621. D.B.I., cit.