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Libri antichi e moderni

Grandchamp Joseph Louis, Uccelli Gualberto

Saggio filosofico fino a qual punto i barbari trattamenti esercitati sopra gl’animali, interessino la morale pubblica, e se converrebbe fare delle leggi a loro riguardo?

Nella Stamperia Gran-Ducale,, 1815

240,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)
Chiusi per ferie fino al 06 Gennaio 2025.

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1815
Luogo di stampa
Firenze,
Autore
Grandchamp Joseph Louis, Uccelli Gualberto
Editori
Nella Stamperia Gran-Ducale,
Soggetto
VEGETARIANISMO MALTRATTAMENTI ANIMALI PSICOLOGIA MORALE PUBBLICA
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8° (19×12,7 cm); (6), 3 – 110, (2 b.) pp. Bella legatura coeva in mezza pelle con fregi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Carta leggermente ed uniformemente brunita alle prime 20 pagine per la qualità della carta, ininfluente e assolutamente non fastidiosa e nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione italiana, due soli esemplari censiti in ICCU, di questo celebre trattato considerato fra i precursori degli studi etologici sul comportamento animale, scritto dal noto medico francese, Joseph Louis Grandchamp che membro di numerose prestigiose accademie, praticò l’arte medica a Lione. L’autore, partendo da un quesito posto dall’Istituto Nazionale di Francia durante il periodo rivoluzionario, riprende l’argomento su quale sia l’interesse pubblico in relazione ai maltrattamenti animali. Da medico e scienziato, come egli stesso precisa nell’introduzione dell’opera, dopo aver analizzato la parte fisiologica del mondo animale, Grandchamp arriva a studiare il comportamento animale, i sentimenti di questi ultimi ed anche i sentimenti che gli animali risvegliano in noi. L’autore arriva ad intuire anche importanti aspetti psicologici che sarebbero poi stati ripresi anche dalla moderna pedagogia e criminologia. Ad esempio a pagina 78 di quest’opera scrive “ … divenendo inumani verso gl’animali finiamo con l’esserlo contro gl’uomini, abbiamo trovato la vera cornice nella quale si deve fare entrare il quadro degl’effetti sopra i nostri simili di tutti i vizi opposti alle virtù sociali. … Sappiamo che gl’Animali sono sensibili. Maltrattandoli, noi non ignoriamo che gli rendiamo infelici. Assuefatti a non esercitare alcun’atto di benevolenza a loro riguardo, ne avremo noi di più per i nostri simili, che dall’idea che abbiamo di noi stessi, sappiamo essere egualmente sensibili? La sensibilità degl’uni, non ci arresterà di più di quella degl’altri. Al contrario avendo più estesi rapporti con l’uomo, avremo maggiori occasioni d’impiegare la malevolenza. … Dopo aver messi alla tortura con mille supplizi, di cui fa fremerne solamente l’idea gli animali di nostro uso, dopo averli sventrati, inchiodati, flagellati, spezzati vivi, qual barriera potrà arrestarci, quale morale potrà trattenerci nei confini di questa virtù, e quale sarà quella che potrà contenere i nostri desideri? Usare, allora, sarà per noi l’istesso che abusare.”. Se il pensiero di Grandchamp si inserisce perfettamente come prosecuzione delle idee illuministe già esposte da Condillac, Charles Bonnet, Jean-Jaques Rousseau e Voltaire ne sviluppa il pensiero cercando di dare una base scientifica ad un pensiero morale. Sulla scorta di Jeremy Bentham, fondatore dell’utilitarismo moderno e primo filosofo a parlare esplicitamente di “diritti” che scrisse: “verrà il giorno in cui gli animali del creato acquisiranno quei diritti che non avrebbero potuto essere loro sottratti se non dalla mano della tirannia”, Grandchamp arriva a comprendere l’utilità sociale della condanna dei maltrattamenti animali ma anche ad intuire come il maltrattamento sugli animali sia un chiaro campanello d’allarme che una persona possa essere un rischio sociale. Fra i capitoli: Somiglianza dell’uomo con gl’Animali; Analogia con l’uomo; Prove e fatti Sensibilità fisica; La vista; L’udito; Odorato; Il gusto; Il Tatto; La Generazione; Sensibilità morale; Industria; Intelligenza e Industria; Coraggio, Forza, Obbedienza, e Tenerezza; Gli animali sono sensibili al Morale, Amore, Intelligenza, Costanza, Fedeltà; Attaccamento e riconoscenza; Attaccamento, Inquietudine e Riconoscenza; Cosa debba intendersi per trattamenti barbari; Dell’impiego degl’Animali a nostro vantaggio; Del loro impiego per la nutrizione degl’uomini; Fino a qual punto questi barbari trattamenti interessino la morale pubblica; Effetti sull’umanità o amore e rispetto per l’Uomo; Loro effetto sulla benevolenza e il desiderio di vedere il suo simile felice; Loro effetto sulla frugalità e sull’Industria; Loro effetti sull’onestà e sull’esecuzione dei poveri doveri; Loro effetti sull’ingenuità e sulla probità; Loro effetto sulla gratitudine; Loro effetti sopra le sensazioni in genere; Potrebbe convenire di emanare delle Leggi a ciò relative?; Delle Leggi conservatrici e Obbligatorie; ecc. Opera molto rara, prima ed unica edizione italiana. Rif. Bibl.: IT\ICCU\CFIE\045713.
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