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Libri antichi e moderni

Ghilardi Giovanni Tommaso

Riparazione cristiana verso il sommo pontefice Pio IX ossia doveri de' cattolici specialmente italiani verso il Papa e la Patria in faccia alla odierna propaganda protestante ed a' suoi fautori. Opuscolo di Mons. Gio. Tommaso Ghilardi de' Predicatori

Tipografia e Libreria Giacinto Marietti, 1862

70,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1862
Luogo di stampa
Torino
Autore
Ghilardi Giovanni Tommaso
Editori
Tipografia e Libreria Giacinto Marietti
Soggetto
(Cattolicesimo - Risorgimento - Papato)
Lingue
Italiano

Descrizione

In-8° (25,8 x 16,8 cm), pp. V, (1), 98, (2), copertina editoriale con titoli in nero entro cornice alla copertina anteriore. Dorso rifatto. Firma coeva d'appartenenza alla copertina anteriore. Piccoli aloni nella parte superiore esterna della copertina anteriore, per il resto esemplare in ottimo stato di conservazione, intonso. Giovanni Tommaso Ghilardi era vescovo di Mondovì. Dalle pp. 3-4: "Ecco intanto il sommario del nostro discorso: 1. Il Papa, qual successore di S. Pietro e Vicario di Gesù Cristo, gode nell'ecclesiastica gerarchia il primato d'onore e di giurisdizione, e Pio IX soffre assai per gli sforzi che fanno i Protestanti ed i loro fautori in Italia per avvilirlo ed annientarlo, se fosse loro possibile; 2. Il supremo pontificato arrecò mai sempre e arreca tuttavia all'umana famiglia, e specialmente all'Italia, sommi vantaggi; e Pio IX, che ne è l'attuale investito, soffre assai nello scorgere gli attentati de' dissidenti per sostituirvi in Italia il Protestantesimo, che è fonte di ogni sciagura per le nazioni; 3. Spetta dunque ai cattolici di riparare gli oltraggi che soffre il Vicario di Gesù Cristo, il comun capo dei fedeli, l'augusto capo dell Chiesa per parte degli eretici, e deggiono a tal fine venire in suo conforto con un tributo di compassione, la quale li porti 1. a raddoppiare verso di lui i loro atti di rispetto, di sommessione, di gratitudine e di amore; 2. a prendere con la lingua e con la penna le difese del suo onore della sua spirituale autorità e del temporale suo dominio; 3. a soccorrerlo col denaro di S. Pietro, e col gran mezzo della preghiera; e si faccia da ciscuno quanto è in sé, per aiutarlo a respingere dall'Italia l'iniqua aggressione degli eretici".