Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Grimaldi, Francescantonio (Seminara 1741 - Napoli 1784)

RIFLESSIONI SOPRA L’INEGUAGLIANZA TRA GLI UOMINI DI FRANCESCANTONIO GRIMALDI. Parte I. Parte iI. [di tre]

Presso Vincenzo Mazzola-Vocula, 1779

240,00 €

Bosio Dedalo M. Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1779
Luogo di stampa
Napoli
Autore
Grimaldi, Francescantonio (Seminara 1741 - Napoli 1784)
Editori
Presso Vincenzo Mazzola-Vocula
Soggetto
illuminismo, filosofia, illuminismo napoletano, autori calabresi
Descrizione
Manca il terzo volume, difetti sui tasselli coi titoli, peraltro in buono stato di conservazione, con ordinari arrossamenti e aloni sulle carte. Nome di antico proprietario impresso a secco sulla prima sguardia.

Descrizione

Due volumi (su tre) in piena pergamena rigida con nervi passanti alle cuffie e frammenti di tasselli in pelle con titoli sul dorso, in ottavo, cm 20 x 14, (8) XIX (I) 384, 267 (1). Buono stato di conservazione, mancanze sui tasselli, ordinari arrossamenti delle carte. Privo della terza parte. Francescantonio Grimaldi, nato a Seminara in Calabria da una famiglia di nobiltà genovese, si avviò agli studi forensi a Napoli, ove entrò in contatto con gli allievi di Antonio Genovesi ed esercitò brevemente l’avvocatura prima di trasferirsi a Genova per dedicarsi alla ricerca filosofica. Illuminista conservatore, Grimaldi pose al centro di più d'uno dei suoi lavori il tema dell'aristocrazia come classe che, riformata, avrebbe dovuto guidare la riforma della società - il giurista rifiutava infatti la democrazia come la forma di governo «più prossima alla tirannide». Il pensiero dell'autore maturò pienamente in queste Riflessioni sopra l'ineguaglianza degli uomini, opera che richiamandosi al realismo di Machiavelli e all'empirismo di Hume, e in netta polemica con Rousseau e l'illuminismo radicale, intendeva studiare gli uomini non «quali essi potrebbon o dovrebbono essere, ma quali per fatto sono», utilizzando gli strumenti delle scienze naturali, della statistica, dell'etnologia. L'appartenenza dell'essere umano ad una società, e ad una società gerarchizzata, è per l'autore un fatto innegabile, riscontrabile in ogni tempo e luogo: è la condizione naturale dell'umanità e non la corruzione di un ipotetico stato di natura. Richiamandosi al monogenismo di Buffon, Girmaldi spiega le differenze dell'umanità con le molteplici influenze che l'ambiente esercita sul suo sviluppo. La diseguaglianza fisica (tra individui come tra «razze») è connessa a quella morale e allo sviluppo dei diversi stadi di civiltà. A sostegno delle proprie tesi Grimaldi, «lettore onnivoro e appassionato della letteratura di viaggi, nel primo libro delle Riflessioni accumulò descrizioni documentatissime delle differenze tra popolazioni di diverse parti del mondo, soffermandosi sugli effetti del clima, sui diversi bisogni e sui diversi modi di soddisfarli (dalla dieta ai costumi sessuali), sulle malattie e le cure.» (Perna, DBI). L'opera, nonostante la mole e una certa farraginosità, ebbe notevole riscontro presso i contemporanei, soprattutto in Germania. L'esemplare qui proposto comprende purtroppo soltanto le due parti dell'opera pubblicate nel 1779, che trattano dell'ineguaglianza fisica e di quella morale, ed è privo della terza, apparsa l'anno seguente, dedicata all'ineguaglianza politica.
Logo Maremagnum it