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Libri antichi e moderni

Fabbri Giuseppe, Servolini Giuseppe

Rapsodie Africane,

Ettore Bartolozzi Editore,, 1933

280,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1933
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Fabbri Giuseppe, Servolini Giuseppe
Editori
Ettore Bartolozzi Editore,
Soggetto
MODERNISMO FUTURISMO POESIA RACCONTI DI VIAGGIO MEMORIE AFRICA, XILOGRAFIA LIVORNO PIEVE DI CENTO

Descrizione

In 8°; 212, (7) pp. Brossura editoriale animata rossa con vignetta animata. Ritratto dipinto di Giuseppe Fabbri applicato alla terza carta. Qualche minimo segno del tempo alla brossura e per il resto, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Rarissima prima edizione di questa celebre raccolta di componimenti a tema africano in stile modernista. Numeorse vignette nel testo in stile africano rielaboratra dal celebre incisore, critico d'arte, storico dell'arte, bibliotecario e traduttore italiano, Luigi Servolini (Livorno, 10 marzo 1906 – Livorno, 21 settembre 1981) che fu uno dei più grandi maestri dell'incisione italiana, promotore del Museo della Xilografia a Carpi, città natale del maestro Ugo da Carpi (Carpi 1480 ca - Roma 1532) e che fondò con Carlo Carrà l'Associazione degli Incisori d'Italia. I componimenti sono intercalati da ricordi di viaggio. Nella dedicatoria al generale Graziani si legge“Questi canti li ho raccolti dalla viva voce degli arabi e dei negri, dal Cairo ad Alessandria d'Egitto, da Sollùm a Porto Bardia, da Tobruk a Giarabùb. Aggregato a reparti di nostre truppe coloniali, più squadrista che giornalista, ho partecipato a lunghe ricognizioni sahariane, con le autoblindo, sui carri armati, sui camion [.].”. Cammarota, in Futurismo, 190.5 scrive “con imprecisioni e senza paginazione: non ha potuto consultare un esemplare”. Bittoto nel suo Fabbri e la Felicità definisce quest'opera come un'interessante raccolta di poesie a tema africano, che«rivelano sicuramente un taglio modernista». Giuseppe Fabbri fu celebre giornalista, pittore e ceramista italiano, Giuseppe Fabbri (Pieve di Cento, 23 luglio 1901 – Roma, dopo il 1991). Personaggio dai poliedrici interessi ed abilità e vasta cultura, operò nel campo del teatro, della pittura e fu apprezzatissimo per la sua attività da ceramista di orientamento futurista. Fabbri fu anche redattore capo de “I Giovani” e direttore del giornale futurista “L’Antenna”. A Faenza portò avanti la sua idea di una produzione ceramica futurista con l'aiuto, inizialmente da Dal Monte e Giacomo Balla. Il suo progetto fu presentato nel 1928. Prima edizione non comune. Rif. Bibl.: Cammarota, in Futurismo, 190.5.
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