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Libri antichi e moderni

Gori, Gino

Quattro cartoline viaggiate autografe firmate, datate aprile-maggio 1927, inviate al poeta Pietro Mastri (pseud. di Pirro Masetti)

1927

550,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1927
Autore
Gori, Gino
Pagine
Manoscritti a penna nera e blu su cartoncini con la scritta «Tutti gli / italiani / sottoscrivano / al prestito del / littorio». Francobolli prestampati.
Formato
90x140 mm.
Soggetto
Lettere e cartoline Futurismo Cinema Teatro etc.

Descrizione

AUTOGRAFO L’argomento che sottostà al carteggio è molto probabilmente il dramma «La casa alle tre vie» (Vallecchi 1926), seconda e ultima prova teatrale del Mastri (dopo l’ormai lontano «Valdeflores», 1895), meglio noto come poeta dilettante in stile pascoliano: «Mario, mio buon amico, non ho letto e quindi non ho potuto giudicare. / Dopo Fiano sono stato a Roma […] A Roma sono rimasto chiuso in albergo e malato per due settimane […]. Se sapessi cosa vogliono dire certe nevralgie! […]» (18 aprile 1927). -- «Mio buon amico, ho letto. Mi piace. Presento all’amico Bragaglia. L'ultimo atto ha steso i miei nervi come corde di un violino a bischeri [i.e. piroli] incazzati. E chi poteva immaginare che sotto tutta la dolcezza della tua poesia vi fosse un così potente maneggiatore di uomini e di idee! […]» (20 aprile 1927). -- «Mio buon amico, laconica sì, ma entusiasta [la recensione al libretto]. Almeno per mio conto Bragaglia non mi ha ancora risposto Solleciterò. Vuoi scrivergli anche tu? […]» (16 maggio 1927). -- «Sarei un gesuita di prima grandezza se dessi ascolto alla tua lusinghiera e affettuosa cartolina […]. Attendo risposta da A.G.B. [Anton Giulio Bragaglia]. M’auguro di telegrafarti un Sì […]» (21 maggio 1927). -- Gino Gori è stato attento studioso dell’estetica dell’irrazionale e del grottesco, con particolare riferimento al teatro e a quello di avanguardia: nei suoi numerosi studi si è occupato di Marinetti, futurismo, dell’«Angoscia delle macchine» di Vasari e delle scene innovative di Prampolini, Depero, Balla, Marchi e Volt. Cfr. Diz. Fut., pp. 552b-554a. Qui lo scopriamo vicino al vulcanico Anton Giulio Bragaglia, e non poco seccato invece dalle pressioni del Mastri circa un parere positivo su un’opera che non avrà mai il plauso della critica («Non vi sono dubbi che il M. presenti un temperamento essenzialmente lirico e che [altre] prove [.] come ‘La casa alle Tre vie’ [.] possano considerarsi decisamente fallite», sintetizza Cencetti nella voce «Masetti» del Diz. biogr. degli ital.), e mai sarà presa in considerazione da Bragaglia — né da alcun altro — per una messa in scena (cfr. Cat. gen. Vallecchi 1944, s.v.).