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Libri antichi e moderni

Giuseppe Bettoni

Quanto pesa la luna? E altre domande a cui cerco una risposta da una vita

La Vita Felice, 2021

13,30 € 14,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788893465830
Autore
Giuseppe Bettoni
Pagine
156
Collana
Varia
Editori
La Vita Felice
Formato
214×146×14
Soggetto
Cattolicesimo Romano, Chiesa Cattolica Romana, Vita e pratica cristiana, Istituzioni e organizzazioni religiose
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

"Arché" è un termine greco. Significa principio, origine, sostanza primordiale da cui derivano tutte le cose, ma non in senso cronologico. Come ha detto papa Francesco nel nostro incontro con lui il 2 settembre 2021: «L’avete chiamata Arché, che richiama l’origine, e noi sappiamo che in principio c’è l’Amore, l’amore di Dio. Tutto ciò che è vita, tutto ciò che è bello, buono e vero viene da lì, da Dio che è amore, come dal cuore e dal grembo di una madre viene la vita umana, e come dal cuore e dal grembo di una Madre è venuto Gesù, che è l’Amore fattosi carne, fattosi uomo». [.] Fin da subito l’associazione volle caratterizzarsi come laica, senza una connotazione cattolica che tante volte viene male interpretata. Oggi come oggi, quando si parla di cattolicità, si evoca un termine che ha avuto una deformazione grave, come a indicare qualcuno di parte, mentre invece cattolico, secondo l’etimologia, ma anche secondo i significati che il Concilio ha riproposto, vuol dire universale, che abbraccia tutti. Ecco, l’intento dell’associazione laica era quello di abbracciare tutti, di non mettere paletti, o confini, di essere capace di accogliere universalmente. Del resto, Gesù era laico. Non è nato per diventare un sommo sacerdote e neanche un fariseo, o uno scriba. Gesù ha scelto di essere laico, ha scelto di essere uno dei tanti del popolo. Certo, poi è stato un maestro, un profeta, è stato denominato con tanti titoli, ma il suo atteggiamento, fin dalla nascita umile e dimessa, è stato quello di identificarsi con l’ultimo della scala sociale, con l’emarginato, tanto che non ha fatto fatica a sentire su di sé il suo dolore e la sua ferita.