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Libri antichi e moderni

Leopardi, Giacomo

Prose di Giacomo Leopardi [i.e. Operette morali]. Edizione corretta, accresciuta, e sola approvata dall’autore

[Saverio Starita],, 1835

3000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1835
Luogo di stampa
Italia, s.n. [ma: Napoli],
Autore
Leopardi, Giacomo
Pagine
pp. [2] 198 (ma 192 numerate da 7 a 198).
Editori
[Saverio Starita],
Formato
in 12°,
Soggetto
Narrativa Italiana dell' 800 Filosofia
Descrizione
mezza pelle coeva, piatti marmorizzati,

Descrizione

LIBRO Edizione Starita delle «Operette morali», la terza e ultima in vita l’autore. Esemplare nell’emissione con falso frontespizio e completa rimozione del paratesto per aggirare il divieto imposto dalla censura; gore leggere al taglio alto delle prime carte, sporadiche fioriture, nel complesso un esemplare molto buono (150 x 95 mm). «L'edizione delle mie Opere è sospesa, e più probabilmente abolita, dal secondo volume in qua, il quale ancora non si è potuto vendere a Napoli pubblicamente, non avendo ottenuto il publicetur. La mia filosofia è dispiaciuta ai preti, i quali e qui ed in tutto il mondo, sotto un nome o sotto un altro, possono ancora e potranno eternamente tutto» (Lettera a De Sinner del dicembre 1836). -- Sono queste le parole con cui Leopardi annunciò all’amico De Sinner il naufragio del progetto, elaborato con l’editore Starita, di pubblicare tutte le proprie opere. Si stamparono solo i primi due volumi, i «Canti», nell’ottobre del ’35, e il primo delle «Operette» nel gennaio del ’36 (ma con la data del ’35). Intervenne quindi la censura borbonica che bloccò tutto. L’edizione delle «Operette» Starita è dunque un’edizione parziale: vi compaiono i primi tredici testi, dalla «Storia del genere umano» al «Parini». Per volontà di Leopardi, venne escluso il «Sallustio» (quinto testo nelle edizioni ’27 e ’34), e avrebbero dovuto trovare posto nel secondo volume tre nuovi componimenti: il «Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco», il «Copernico» e il «Dialogo di Plotino e di Porfirio». Il secondo volume doveva già essere in parte composto, almeno fino a p. 90, come dimostra il rinvenimento di una bozza impaginata del «Copernico» (Besomi, p. LII). L’intervento della censura non solo sospese la pubblicazione, ma vietò anche la distribuzione di quanto già stampato: Starita fece allora staccare il primo quaderno, comprendente occhietto, frontespizio, Nota e indice, sostituendolo con il falso frontespizio. Ben si comprende, dunque, come le «Operette» Starita siano oggi probabilmente la più rara tra le edizioni leopardiane; e rarissima in particolare questa emissione, di cui il censimento Iccu registra sole tre localizzazioni (manca al Mazzatinti e Menghini). Flora, Tutte le opere di Giacomo Leopardi, I, p. 1145 ; Besomi, Operette ed. critica, pp. LII-LIII e LXXIII-LXXV ; Catalogo del fondo leopardiano, n. 107

Edizione: edizione starita delle «operette morali», la terza e ultima in vita l’autore.