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Libri antichi e moderni

Penna, Sandro

Poesie di Sandro Penna

Parenti,, 1939

3500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1939
Luogo di stampa
Firenze,
Autore
Penna, Sandro
Pagine
pp. 70 [2]; in antiporta 1 tavola fuori testo con riproduzione di un ritratto dell’autore eseguito da Gabriele Mucchi.
Collana
collezione di «Letteratura»,
Editori
Parenti,
Formato
in 16°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana del '900
Descrizione
brossura verde con unghie, stampata in nero ai piatti e al dorso (al piatto posteriore: «Prezzo L. 15,– | edizione numerata»),
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. Esemplare numero 248 della serie numerata stampata su carta «doppio Guinea», con eccezionale provenienza: in copertina il timbro della Libreria Antica e Moderna di Umberto Saba; in ultima carta il timbro del «Notaro Dott. Manlio Malabotta | Montebelluno», dalla cui collezione proviene (cfr. «Venezie d’inchiostro e di carta: La biblioteca di Manlio Malabotta», Ronzani ed. 2021, n. 72). Carte uniformemente brunite e restauro al dorso e alle unghiature; nel complesso in più che buone condizioni, conservato in astuccio conservativo su misura in mezza tela blu. Opera prima molto rara, stampata in soli 305 esemplari numerati su carta «doppio Guinea» (oltre a cinquanta esemplari su carta comune «riservati al servizio stampa»). La raccolta raduna poco più di cinquanta poesie molto brevi, ciascuna delle quali occupa una sola pagina. L’esordio di Sandro Penna, uno dei maggiori poeti del medio Novecento italiano, avvenne relativamente tardi, verso i quarant’anni, per le cure e l’interessamento di Umberto Saba, prima, e poi di Sergio Solmi: cominciato nel 1938, «il periodo milanese si rivelò cruciale per l’esordio in volume di Penna. Perduto l’interesse di Montale e trascurato quello di Saba, Penna trovò in Solmi e in Giansiro Ferrata nuovi e attenti estimatori, disposti ad adoperarsi sia per l’allestimento del volume sia per trovare un nuovo editore. Conclusa l’esperienza di “Solaria”, il nuovo periodico letterario di riferimento a Firenze era divenuto “Letteratura”, diretto da Alessandro Bonsanti: e a lui i due giovani critici si rivolsero per la pubblicazione, nella collana della rivista pubblicata dai fratelli Parenti, delle poesie di Penna. [.] Il volumetto, stampato in trecento copie, fu accolto con favore da lettori di diversa estrazione e lo stesso Solmi ne dette anticipazione su “Circoli” nel numero di gennaio; all’uscita del libro non tardarono le reazioni positive, fra cui quelle di Luciano Anceschi, Lanfranco Caretti, Ruggero Jacobbi» (Roberto Deidier, voce DBI, vol. 82, 2015).