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Libri antichi e moderni

Bartoli Pietro Sante

Picturae antiquissimi Virgiliani Codicis Bibliothecae Vaticanae a Petro Sancte Bartoli aere incisae accedunt ex insignoribus pinacothecis picturae aliae veteres gemmae et anaglypha quibus celebriora Virgilii loca illustrantus compendiaria explanatione apposita ad singulas tabulas. Romae, Apud Venantium Monaldini Bibliopolam in Via Cursus, 1782. [In un cartiglio stampato al verso di p. 31: Excudebat Romae Ioahnnes Zempelius ad Montem Iordanum 1780]

1800,00 €

Editoriale Umbra

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Autore
Bartoli Pietro Sante
Soggetto
ANTIQUARIATO

Descrizione

In 4, [mm. 295 x 218], pp. 31 – (1), con 124 tavv. incise in rame numerate entro cartiglio raffigurante una benda fra due rametti stampato sopra le incisioni Antiporta dove è raffigurato Virgilio e frontespizio f.t., incisi in rame da Girolamo Carattoni con una ricca cornice a grottesche. Anche la dedica a Filippo Caetani principe di Teano, realizzata come se fosse una antica iscrizione attorniata da ruderi e rovine, sormontata dallo stemma dei Caetani è fuori testo. Grande testata allegorica alla premessa dell’editore. Legatura in mezza pergamena a quattro nervi con carta ocra., labbro anteriore consumato così come gli angoli che inferiormente hanno la carta sollevata, cuffia inferiore mancante. Tassello perso Stampato sottosopra il cartiglio della tav. XLI, mentre sono state mal rilegate le tavole CXXI e CXXII. Ottimo esemplare su carta pesante ancora in barbe. Una gora al margine inferiore delle prime 8 pp. ed a quello interno bianco delle ultime diciassette tavv. interessando minimamente solo il campo figurato di una di esse. Le tavole che sono state realizzate oltre che dal Bartoli da Marco Carloni, Ignazio Benedetti, Alessio Giardoni, Giovanni Ottaviani, Francesco Barbazza, Johann Beheim, Antonio Cappellani, Antonio Baratti, M. Pulini, Niccolò Mogalli, Angelo Guiducci e Girolamo Carattoni riproducono le miniature che illustrano due importanti codici vaticani ma anche scene e personaggi raffigurati su oggetti conservati in musei come quello di Firenze o di Berlino ed in raccolte come quella del Barone Stoch, del gesuita Athanasius Kircher, o quella del marchese Lucatelli utili a meglio illustrare i poemi virgiliani. I due codici da cui provengono le miniature sono il Codice Vaticano 3225 appartenuto a Govanni Pontano, a Pietro Bembo e poi a Fulvo Orsini che lo donò al Vaticano ed al quale era già stata dedicata una edizione nel 1741 ad opera di Giovanni Bottari con incisioni di Pietro Sante Bartoli ed il Codice Ms. 3867 contenente tutte le opere di Virgilio Pietro Sante Bartoli nacque a Perugia nel 1615. Fu allievo di Nicolas Possin a Roma e al suo bulino si devono le riproduzioni dei più famosi monumenti romani come la Colonna Traiana e l’Antonina, e come le illustrazioni della Domus Aurea o quelle delle antiche lucerne romane. Venne nominato Commissario delle Antichità di Roma nel 1694. Morì a Pisa nel 1700 Brunet V, 1291