Due tomi in 8° (cm), legatura piena pergamena coeva per il primo tomo; per il secondo, cartonatura coeva muta assai tarlata alla cerniera anteriore con perdita di piccola parte del dorso (facilmente restaurabile); piatti in buone condizioni, radi tarletti nella parte bianca di alcune carte. Cc (122) per il primo tomo, con (22) disegni fuori testo su fogli di varia grandezza rilegati nel volume, raffiguranti moti planetari, fenomeni magnetici, fasi lunari, ecc, eseguiti con meticolosa precisione ed illeggiadriti dalla grazia ingenua di antichi lunari o meridiane, ove il 'volto' del sole, antropomorfizzato. Cc (61) per il secondo, con (5) tavole raffiguranti parti anatomiche del corpo umano. Volumi in buone condizioni, vergati in latino in ordinata grafia dalla stessa mano, con titoli che contrastano perchè elaborati e adorni di arabeschi e svolazzi: magari opera di un amico dell'amanuense. A qualche pagina, l'inchiostro ossidato a contatto della carta rende difficoltosa la lettura del verso del foglio. Le date che troviamo nel testo sono di fine '600. Il primo tomo reca il titolo: 'Physica particularis; De corporibus inanimati(bu)s'; il secondo, 'De viventibus'. Già da fine '600, la classica educazione liberale cominciò a scontrarsi con alcuni dei risultati che la complessa serie di eventi che va sotto il nome di 'rivoluzione scientifica', portò con sé. Non soltanto alcune delle scienze classiche del trivio si avviarono a una modificazione concettuale di base, ma emersero nuovi campi di ricerca sperimentale: elettricità, magnetismo, termologia, chimica e alcuni aspetti dell'ottica. Queste discipline furono definite come 'physica particularis' nella terminologia aristotelica del tempo. Stanno sulle dita di una mano i nomi degli insigni scienziati dell'epoca le cui opere portano tale titolo, a cominciare dall'illustre fisico ungherese Horvath (m. 1799). Potrebbe essere curioso, determinare a quale autore o scuola faccia riferimento questo particolareggiato trattato di Scienze della Terra: meridiani, paralleli, equatore, poli; i massimi sistemi planetari, le cui teorie opponentisi laceravano il pensiero dell'Occidente cristiano: qui vengono presentati il tolemaico al tramonto, il copernicano, oggetto di scomuniche e interdetti, il ticoniano tentativo di tollerante sincretismo; poi le stelle, il sole e le sue macchie, la magnitudine, i pianeti fino a Saturno, la Terra e i suoi vortici, le eclissi, le parallassi; poi mari, gravità, l'acqua, l'aere, magnetismo, meteore (corredate da deliziosi schizzi assai 'dinamici'), le precipitazioni atmosferiche, i fossili, la 'Natura ignis': sulfurea, nitrosa ed eterea, ove si sconfina con l'alchimia. Il secondo tomo tratta delle piante, loro origine e nutrizione; gli esseri animati, generazione, moto, l'anima dei 'bruti'; infine l'Uomo, anatomia e fisiologia, i cinque sensi, la respirazione. Ogni capitolo termina in decorativo 'cul de lampe'. Enciclopedica 'Summa' delle conoscenze scientifiche dell'epoca.
Anno di pubblicazione: XVIII° secolo