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Libri antichi e moderni

Contributi Di: Luigi Rovati, Marco Sannazaro, Marco Meneguzzo, C, Aterina Giostra, Letizia Bonizzoni, Mario Milazzo, : Marco Sannazaro, Caterina Giostra

Petala Aurea. Lamine di ambito bizantino e longobardo dalla Collezione Rovati

Johan & Levi Editore 2011,

20,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

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Dettagli

ISBN
9788860100672
Autore
Contributi Di: Luigi Rovati, Marco Sannazaro, Marco Meneguzzo, C, Aterina Giostra, Letizia Bonizzoni, Mario Milazzo
Editori
Johan & Levi Editore 2011
Curatore
: Marco Sannazaro, Caterina Giostra
Soggetto
Arte-Arti decorative-Oreficeria e smalti

Descrizione

240 pagine. Ill. colori. Cartonato stampato. cm 24 x 22,5. Collana: Libri illustrati. Commento dell'editore: Petala aurea (petali d'oro) è il termine che i trattati altomedievali utilizzano per definire sottili lamine e foglie (brattee) usate in oreficeria. Il volume presenta i 47 manufatti in lamina d'oro, con alcune eccezioni in lega d'argento, che appartengono alla famiglia monzese Rovati, industriali e collezionisti d'arte; la collezione Rovati viene esposta per la prima volta a Monza, presso la Cappella della Villa Reale, e rappresenta un importante contributo allo studio e alla comprensione dell'oreficeria altomedievale. La raccolta, datata prevalentemente tra il VI e VII secolo, comprende principalmente brattee auree: di questo insieme fanno parte un nucleo di crocette in lamina d'ambito longobardo e un gruppo di sottili laminette di differenti forme e dotate di forellini, probabilmente per essere applicate a tessuti o vari supporti; alle brattee si affiancano placche ornamentali in lega d'argento e rame. I manufatti sono privi di una cifra stilistica definita e ben riflettono le contaminazioni culturali del periodo, rendendo difficile definire la loro provenienza geografica e l'ambito culturale di pertinenza: alcuni oggetti risultano di sicura matrice protobizantina, altri rimandano al gusto barbarico e in qualche caso è possibile ipotizzare che siano stati prodotti in Italia settentrionale. Queste testimonianze preziose trasmettono sensibilità artistiche, retaggi culturali e concezioni religiose che contribuiscono a ricostruire il quadro di una società che tra il VI e VII secolo conosceva proprio in Monza, grazie alla frequente presenza della corte longobarda, un centro privilegiato di interrelazioni tra genti di tradizioni culturali differenti.
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