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Libri antichi e moderni

Silone, Ignazio [Secondo Tranquilli]

Pane e vino. Romanzo

Nuove Edizioni di Capolago (Tipografia Luganese),, 1937

300,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1937
Luogo di stampa
Lugano,
Autore
Silone, Ignazio [Secondo Tranquilli]
Pagine
pp. 392 [4].
Editori
Nuove Edizioni di Capolago (Tipografia Luganese),
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione in italiano.
Soggetto
Narrativa Italiana del '900 Fascismo
Descrizione
brossura con unghiatura, grafica in azzurro al piatto anteriore e al dorso («Giudizi della critica» in quarta di copertina); piatto su sfondo bianco,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione in italiano. Dorso angolato, per il resto ottimo esemplare, fresco e pulito. Versione aumentata e corretta, segue di un anno la versione in tedesco pubblicata a Zurigo da Emil Oprecht e subito tradotta in inglese, olandese e danese. È da questa edizione che l’autore riparte, nel dopoguerra, per giungere alla redazione profondamente modificata e pubblicata con titolo «Vino e pane»: « […] Alla Fondazione Turati è conservata una copia dell’edizione Capolago 1937 servita di base per la revisione […]. Sono fogli privi di legatura con correzioni autografe in inchiostro verde e blu e a matita, e foglietti bianchi di varia misura applicati alle pagine (qualcuno anche battuto a macchina» (Falcetto, p. 1505). La sigla editoriale «Nuove edizioni di Capolago» fu fondata nello stesso 1937 dall’autore con Egidio Reale, Guglielmo Ferrero e Gina Lombroso. I primi contatti tra Silone e Reale — esule antifascista che viveva a Zurigo dal 1927 — risalgono alla primavera del 1936, e sono da subito incentrati sulla casa editrice e sul «manoscritto del suo nuovo lavoro»: «Da quando ho parlato a qualche amico dell’iniziativa editoriale, ho avuto sempre una preoccupazione: quella che dovesse restare indipendente da ogni partito e da ogni tendenza politica» scrive Reale a Silone in data 20 aprile (Signori, p. 132). Mentre Reale si occupò principalmente dei problemi logistici e amministrativi (guadagnando all’impresa il fondamentale sostegno del sindaco di Locarno Giovanni Battista Rusca) e Silone e Ferrero funsero da “padri nobili” e principali autori, l’animatrice principale della casa editrice fu Gina Lombroso. La collezione , che nei suoi circa cinque anni di vita pubblicò una ventina di titoli, fu inaugurata da «Liberazione» di Guglielmo Ferrero (1936), subito seguito dal «Pane e vino» di Silone e dall’«Angelica» di Leo Ferrero (il figlio di Guglielmo e Gina Lombroso, prematuramente scomparso nel 1933); chiuse la serie, dopo una pausa dovuta alle vicende belliche, «Il seme sotto la neve» sempre di Silone nel 1942. Falcetto (cur.), Silone: Romanzi e saggi 1927-1944 (I Meridiani), p. 1501; Signori, Ignazio Silone e l’editoria dell’esilio (Nuova antologia 2195, luglio-settembre 1995: 120-46); D’Eramo, Ignazio Silone (Roma 2014), p. 144-s