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Libri antichi e moderni

Claire De Kersaint Duras

Ourika: traduzione di Graziella Cillario

Adelphi, 2009

7,00 €

Liberìa

(Ortona, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2009
ISBN
9788845924590
Autore
Claire De Kersaint Duras
Pagine
169
Volumi
1
Collana
Piccola Biblioteca Adelphi
Editori
Adelphi
Soggetto
Narrativa
Descrizione
Brossura
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Buono
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Copia autografata
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

So che conoscete la duchessa di Duras disse un giorno Goethe a von Humboldt. "Siete un uomo fortunato! Eppure, ella mi ha fatto tanto male: alla mia età, non bisognerebbe lasciarsi commuovere a tal punto. Esprimetele tutta la mia ammirazione". Pur essendo senz'altro uno dei più prestigiosi, Goethe non era però sicuramente l'unico ammiratore di M.me de Duras: tra i suoi estimatori vi furono Chateaubriand, Hugo, Sainte-Beuve (che vedeva in lei una "sorella" di M.me de Staël). Pubblicato nel 1824, "Ourika" divenne infatti in brevissimo tempo quello che oggi si definirebbe un libro di culto, tant'è che nei magasins de mode andavano a ruba nastri, camicette, cappelli e gioielli "à l'Ourika". Ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, questo breve, intensissimo romanzo conserva tutto il suo fascino sottile - e la vicenda della piccola schiava nera, portata in dono dal governatore del Senegal al maresciallo di Beauvau e destinata a soccombere a un destino che non potrà essere che tragico per aver "infranto l'ordine della natura", per aver concepito "una passione delittuosa", "un amore colpevole" (e forse soprattutto per aver desiderato una impossibile "fusione dei cuori"), ancora ci commuove. "Da un lato" scrive John Fowles "Ourika affonda le radici nel Seicento francese, in Racine, La Rochefoucauld e Mme de La Fayette, mentre dall'altro si protende fino al tempo di Sartre e Camus. E la cartella clinica di un outsider, dell'eterno étranger nella società umana”. // Lievi fioriture ai tagli
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