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Libri antichi e moderni

Boiardo Matteo Maria.

Orlando innamorato del signor Matteo Maria Boiardo conte di Scandiano, insieme coi tre libri di Nicolo de gli Agostini, nuouamente riformato per M. Lodouico Domenichi, con gli argomenti, le figure di nuovo accomodate al principio d'ogni canto,

appresso Girolamo Scotto,, 1553

1300,00 €

Perini Libreria Antiquaria

(Verona, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1553
Luogo di stampa
In Vinegia,
Autore
Boiardo Matteo Maria.
Editori
appresso Girolamo Scotto,

Descrizione

2 parti in un tomo in 4°(mm 205x150); carte num. 242; 176, (4) su (5) manca la carta finale con la marca editoriale (Vaccaro 459); segnatura: 2A-G8, 2H2; a-y8, z5. Testo corsivo su due colonne.<BR>Grande marca editoriale al frontespizio di entrambi i voll., graziose vignette incise su legno in apertura di ogni canto, grandi capilettera istoriati sempre in silografia.<BR>Piena pergamena rigida moderna, titolo in oro su tassello in pelle nocciola al dorso.<BR>Bella edizione illustrata del capolavoro di Boiardo, diviso originariamente in tre libri: il primo di ventinove canti, il secondo di trentuno e il terzo, di otto canti e mezzo; ogni canto è costituito da una sessantina di ottave; è qui aggiunto il quarto libro composto da Nicolò degli Agostini e riformato dal Domenichi.<BR>Domenichi operò una revisione della lingua, traducendo i lombardismi in toscano e ammodernando la stessa sintassi di Boiardo. Un'operazione non nuova e frequente nelle edizioni dell'epoca che qui si radicalizza fino al rifacimento di molte ottave; apportando una correzione ortografica e fonetica. L' analogo ed estremo lavoro eseguito anni prima dal Berni aveva limato le asprezze originali del poema che risentiva di un volgare settentrionale padano (in quanto ancora non era stata elaborata da Pietro Bembo, nelle" Prose della volgar lingua", la teoria di una lingua letteraria fondata esclusivamente sul toscano, secondo i modelli di Boccaccio per la prosa e di Petrarca per la poesia). L'edizione più moderata del Domenichi fu per tre secoli la fortuna di questo testo di riferimento del poema di Boiardo, diversamente fu quella del Berni che ebbe solo due tirature.<BR>Discreto esemplare che presenta lievi e diffuse ossidazioni marginali, qualche alone e macchia saltuari fino alla carta 80 del quarto libro, molto accentuati alla fine ed alle prime 8 carte;<BR>margine superiore breve (talvolta a filo dell'indicazione del canto, mentre lambisce il testo alle due carte 241-242 del terzo libro e 76-77 del quarto libro), antico restauro al marg. est. ed agli angoli del frontespizio, che presenta un timbretto di collezione. Minime mende agli angoli inf. delle prime pagg. (non restaurati come il frontespizio)<BR>Brunet, 1, col. 1050; ICCU / EDIT 16 n° 6615, repertoriati 14 esemplari nelle biblioteche italiane.