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Libri antichi e moderni

Campano Giovanni Antonio.

Opera, edidit Michael Fernus mediolanensis.

9000,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)
Chiusi per ferie fino al 06 Gennaio 2026.

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Dettagli

Autore
Campano Giovanni Antonio.
Lingue
Italiano

Descrizione

Roma, Euchario Silber alias Franck, 31 ott. 1495. In-folio; 304 cc.; sulla prima carta, grande incisione in legno rappresentante una campana, allusione al nome dell'autore; al verso della carta 302 impresa raffigurante un castello a due torri (impresa del Ferno). Decine di iniziali grandi e piccole decorate su fondo nero. Bella legatura coeva in tutta pelle, significativo esempio di manufatto italiano della fine del '400. Bordure, fregi e rosone centrale impressi a secco ai piatti (dorso anticamente rifatto, qualche restauro agli angoli e ai piatti, risguardi rinnovati con carta antica). Lieve gora a tre carte, 9 bifogli presentano gli stessi margini sui 3 lati, mentre quello inferiore appare un poco pi— corto ed Š in barbe. Questo particolare non sembra frutto di un inserimento recente ma una caratteristica differente di qualche bifoglio al momento della legatura. Buon esemplare su carta forte, bianchissima e a grandi margini (21,5 x 32 cm). Prima edizione della quasi totalit… delle opere del Campano qui contenute. Ricordiamo tra le pi— significative la Vita di Pio II, La vita e le gesta del condottiero Braccio da Montone, Il discorso preparato per la Dieta di Ratisbona per spingere i principi tedeschi alla guerra contro i Turchi, la Descrizione del Lago Trasimeno ed inoltre Le elegie, Gli epigrammi e I nove libri di Lettere. Riportiamo dalla scheda di Giuseppe Martini: "La parte pi— importante di questa raccolta consiste nei nove Libri delle Lettere, che sono di grande interesse per la storia, la letteratura, la corografia e i costumi d'Italia in quel tempo. Queste epistole ci danno una splendida testimonianza del carattere giocondo e faceto dell'autore: alcune parlano di lauti banchetti, od accompagnano doni agli amici; altre ragionano di avvenimenti politici nei quali il Campano ebbe parte; alcune altre descrivono accuratamente i luoghi di sua residenza con sentimento e con esattezza. Esse sono indirizzate a Pio II, a Sisto IV, al cardinal Francesco Piccolomimi-Todeschini, al card. Bartolomeo Roverella, al card. Bessarione, a Ferdinando d'Aragona re di Napoli, ad Alfonso duca di Calabria, a Federico II duca d'Urbino, a Cosimo, Pietro, Lorenzo e Giuliano de' Medici, a Sigismondo Malatesta, a Francesco Salviati Riario arcivescovo di Pisa (poi trucidato per aver preso parte alla cospirazione dei Pazzi), a Jacopo Minutoli di Lucca vescovo di Nocera ecc. Moltissime elegie ed epigrammi, specialmente questi ultimi, furono improvvisati dal Campano per rallegrare le riunioni della corte pontificia sotto Pio II, e probabilmente anche i banchetti, poich‚ una gran parte di brevi epigrammi celebra frutta, erbaggi, selvaggina; la maggior parte dei versi d'amore furono composti a Napoli e a Perugia". Il Campano (Caserta 1429 - Siena 1472), allievo di Lorenzo Valla, fu umanista, retore, poeta e storiografo. Professore all'universit… di Perugia, si leg• alla corte pontificia, per la quale ricopr? incarichi politici e svolse missioni diplomatiche. Ricordiamo anche una sua collaborazione, come umanista, con i tipografi Ulrich Hahn e Giovanni Filippo da Lignamine. HC 4286. GW 5939. IGI 2383. BMC IV, 117. Sander 1573. Martini 102.
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