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Libri antichi e moderni

Pascoli, Giovanni

Myricae

Tipografia di Raffaele Giusti Editore Libraio,, 1892

3000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1892
Luogo di stampa
Livorno,
Autore
Pascoli, Giovanni
Pagine
pp. [4 bianche] VIII 157 [1 bianca].
Editori
Tipografia di Raffaele Giusti Editore Libraio,
Formato
in 16° piccolo,
Edizione
Prima edizione commerciale.
Soggetto
Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
copertina originale in brossura color avana stampata in nero ai piatti e al dorso (titolo in maiuscolo rosso al piatto superiore) interamente conservata entro legatura d’amatore in pieno marocchino verde riccamente decorato in oro ai piatti, al dorso con quattro nervi e alle dentelle; fogli di guardia in carta marmorizzata in blu con venature oro;
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione commerciale. Esemplare con prestigiosa provenienza attestata da ex libris. Questa edizione è preceduta solo dalla rarissima plaquette per nozze, dallo stesso titolo, pubblicata l’anno precedente con soli ventidue componimenti contro i settantadue qui raccolti. «Il 31 dicembre, il giorno che dedicava sempre ai dolci affetti, compose il terzo sonetto dal titolo Anniversario: “Già li vedevo gli occhi tuoi soavi.” e con esso licenziò proprio allora la nuova edizione di “Myricae” che fu considerata come 2a ma in realtà era la prima. A mezzo gennaio il volumetto, che raggiunse le 157 pagine, fu pubblicato» (Maria Pascoli, p. 319-20). Il libro è aperto dalla prefazione dell’autore, quasi una prosa lirica che amplia e giustifica la dedica a stampa per il padre Ruggero, posta dopo il frontespizio, e che nella terza edizione, considerata definitiva, sarà sostituita dalla prefazione. «Pressoché esaurite le copie venali dell’opuscoletto pel Marcovigi, l’editore Giusti propose a Giovannino di ristamparlo, offrendogli in compenso 60 esemplari della nuova edizione su 300 che ne avrebbe posto in vendita. L’affare era nullo per l’autore, tanto più che l’editore voleva che il volume del libro fosse notevolmente accresciuto. Tuttavia egli accettò e si pose all’opera» (Maria Pascoli, p. 319). Maria Pascoli, Lungo la vita, p. 319-20; Myricae, ed. Nava, pp. cclvii; Gambetti – Vezzosi, Rarità bibliografiche, p. 641.