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Libri antichi e moderni

GALILEI, Galileo - MORELLI, Jacopo

Monumenti Veneziani di Varia Letteratura per la prima volta pubblicati nell'ingresso di S.E. Messer Alvise Pisani

Cavaliere alla dignità di Procuratore di San Marco., 1796

1100,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1796
Luogo di stampa
Venezia
Autore
GALILEI, Galileo - MORELLI, Jacopo
Pagine
pp.
Editori
Cavaliere alla dignità di Procuratore di San Marco.
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

> in-4 (mm 302x217), pp. (8), 12, LI, (1 bianca), legatura originale in cartonato rosa con bordure ai piatti e il leone rampante di Venezia al centro del piatto anteriore; su quello posteriore il monogramma dei Pisani. É una delle ultime raccolte gratulatorie del Settecento veneziano: la copertina segna l'inizio dell'ornamento neo-classico. I testi, raccolti e pubblicati da Don Jacopo Morelli, "custode della Libreria di San Marco", comprendono: il saggio contemporaneo sull'assedio di Zara (1346); quattro lettere scritte dal Bembo (1530-39), tra cui quella al Doge Andrea Gritti e al Cardinale Rodolfo Pio da Carpi e la lettera di Galileo al Concilio di Venezia, in cui viene descritta l'invenzione del telescopio: "con un nuovo artifizio di un occhiale cavato dalle più recondite speculazioni di prospettiva; il quale conduce gli oggetti visibili così vicini all' occhio, e così grandi e distinti gli rappresenta, che quello che è distante, verbigrazia, nove miglia ci apparisce come se fosse lontano un miglio; cosa che per ogni negozio o impresa marittima o terrestre può essere di giovamento inestimabile ... E pertanto giudicandolo degno di essere dalla S.V. ricevuto e come utilissimo stimato; ha determinato di presentarglielo, e sotto l'arbitrio suo rimettere il determinare circa questo ritrovamento, ordinando e provvedendo, che secondo che apparerà opportuno alla sua prudenza, ne siano, o non siano fabbricati...". Morelli, nella lunga introduzione, parla diffusamente di Galileo e dei suoi rapporti con Venezia. Illustrato da un antiporta inciso con strumenti scientifici tra cui spicca il telescopio, le armi del Pisani al frontespizio, una testata con vedute di Zara e due medaglioni, l'uno raffigurante il ritratto del Bembo con al verso il cavallo alato e l'altro Galileo Galilei, a destra il verso della medaglia che raffigura un telescopio, con il sole, una cometa, la luna e i satelliti medicei. Cinti, n. 183: " un decreto del Senato conferma Galileo per il rimanente della vita sua e leggere le Matematiche nel pubblico Studio di Padoa, con stipendio di fiorini mille all'anno". Raro e di notevole interesse galileiano, in perfette condizioni. Carli & Favaro, n. 628. Morazzoni, 277. Lapiccirella, n.65. De Grassi 194. Cicogna n. 700.  
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