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Libri antichi e moderni

Nazzareno Bartolozzi, Plinio Perilli

Montagna alta e radiosa

La Vita Felice, 2021

14,25 € 15,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788893465601
Autore
Nazzareno Bartolozzi
Pagine
128
Collana
Agape (217)
Editori
La Vita Felice
Formato
59×207×20
Soggetto
Poesia di singoli poeti, Poesia moderna e contemporanea (dal 1900 ca. in poi)
Prefatore
Plinio Perilli
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

"Poema/romanzo? Cioè poema, e anche romanzo. che nella sua estrema, lieta semplicità, s’erge e s’impone, risalta pieno, fiero alla vista, proprio come – dentro e oltre l’orizzonte – un monte massiccio eppure sfumato, una Montagna alta e radiosa. Questa inaspettata, primigenia e neofita raccolta poetica, o memoria lirica di Nazzareno Bartolozzi [.], ci giunge come una sorpresa finalmente lieta e gradevole, semplice e piena di Grazia. Nazzareno Bartolozzi poeta di Natura lo è per davvero – semplice, palpitante e ispirato – senza affettazioni, ideologismi, pose da salvatore della salute del pianeta, paladino delle terre, dei ghiacci e dei mari. Eppure ci racconta le sue esperienze di tecnico specializzato, e forse anche filosofo, delle radiotelecomunicazioni (le chiama, le assomma tutte come «una meravigliosa esperienza e vacanza»), con una purezza, facilità e felicità davvero encomiabili [.], ci ha riservato una ventata di entusiasmo ossigenante, e al contempo come un commosso rito memoriale, offertorio familiare e coro – anzi, a questo punto diremmo desco – provvido d’universale. [.] Assolutamente unico, direi, nel panorama nazionale, questo libro esce e rientra dalla pagina, a ogni piè sospinto, e diventa diario, memoriale, anamnesi di piccole o grandi porzioni, stazioni del Reale. [.] Protagonista dell’intero libro è così, davvero, l’incommensurabilità della Natura, la sua essenziale, decisiva valenza, pregnanza. Una sacralità sempre piena e assoluta, nella buona o nella cattiva sorte." (Dalla postfazione di Plinio Perilli)