Dettagli
Anno di pubblicazione
1937
Editori
Editore Ulrico Hoepli,
Descrizione
In 8°; XII, 308, (4) pp. e 15 tavole fuori testo. Brossura editoriale (due piccoli strappetti senza perdita di carta ai margini alti delle cernieri, ininfluenti e praticamente invisibili). Varie note a matita leggera chiosate nei margini esterni bianchi del volume da mano coeva. Allinterno esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione che venne stampata il 15 gennaio del 1937 da Ulrico Hopeli, del più controverso lavoro del noto filosofo, pittore, poeta, scrittore ed esoterista romano, Giulio Cesare Andrea Evola, meglio conosciuto come Julius Evola (Roma, 19 maggio 1898 Roma, 11 giugno 1974). Pur critico verso alcuni aspetti del fascismo e del nazismo, ne sposò le teorie razziali, seppur rileggendole in chiave spirituale. Proprio in riferimento alla concezione biologica della razza tipica del nazismo, scrive Evola È ben possibile che in questo stato il razzismo avrebbe potuto aver la possibilità di sviluppare più proficuamente gli elementi valevoli che esso può comprendere in se. Invece, con lassurgere a ideologia ufficiale di una rivoluzione [quella nazionalsocialista germanica], il razzismo ha finito con il pregiudicare siffatti elementi [
] lidea razzista da parte dello Hitler [
] quanto a idee nuove rispetto a quel che finora abbiamo conosciuto, non ve ne è quasi nessuna, arrivando comunque ad aberranti conclusioni, come questo passo preso da La civiltà occidentale e lintelligenza ebraica Sia razzialmente, sia in fatto di ideali, esiste una grande opposizione fra luomo ariano e tradizionale europeo e il giudeo. Fin dalle origini il giudeo ci è apparso come un essere diviso in se stesso. A differenza dellariano egli fu sempre incapace di concepire e di realizzare unarmonia fra spirito e corpo. Il corpo significò per lui la carne, cioè una crassa e peccaminosa materialità, da cui deve redimersi per raggiungere lo spirito che per lui sta in una sfera astratta, fuori della vita. Ma nel giudeo questo impulso alla liberazione fallisce ed allora le prospettive si invertono: colui che era tormentato dal pungolo della redenzione si precipita disperatamente nella materia, si abbandona ad una brama illimitata per la materia, per la potenza materiale e per il piacere. Voi così vedete un uomo che si sente schiavo della carne e per questo vuol vedere intorno a sé solo degli schiavi come lui. Perciò egli gode dovunque egli scopra lillusorietà dei valori superiori, dovunque torbidi retroscena si palesino dietro la facciata della spiritualità, della sacralità, della giustizia e dellinnocenza.. Indipendentemente dalle finalità di Evola, o della concezione biologica o spirituale del razzismo, non si può però sorvolare sul fatto che le sue teorie esposte nel Mito del Sangue, contribuirono in modo significativo alla deriva razzista del fascismo. Non comune ed in buone condizioni di conservazione.