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Libri antichi e moderni

Dario Fo

MISTERO BUFFO. GIULLARATA POPOLARE. A CURA DI FRANCA RAME

BERTANI, 1974

13,49 € 14,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1974
Luogo di stampa
VERONA
Autore
Dario Fo
Volumi
1
Collana
Volume 3 di Testi del Collettivo la Comune
Editori
BERTANI
Formato
21 cm
Soggetto
Satira, Cultura popolare, Giullari, Rappresentazioni, Medioevo, Canzoni, Ballate, Grottesco, Cantastorie, Teatro politico, Letteratura italiana
Descrizione
BROSSURA
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Prima edizione

Descrizione

VOLUME MAI SFOGLIATO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO ALLA COPERTINA, LIEVI FIORITURE LUNGO I TAGLI.

Mistero buffo è un'opera teatrale di Dario Fo.
Presentato per la prima volta come giullarata popolare nel 1969, è di fatto un insieme di monologhi che descrivono alcuni episodi ad argomento biblico, ispirati ad alcuni brani dei vangeli apocrifi o a racconti popolari sulla vita di Gesù.
Ebbe molto successo e fu replicato migliaia di volte, perfino negli stadi. È recitato in una lingua reinventata, una miscela di molti linguaggi fortemente onomatopeica detta grammelot, che assume di volta in volta la cadenza e le parole, in questo caso, delle lingue locali padane.
Mistero buffo fu un'opera originale che influenzò molti autori e attori, e viene considerato un modello per il genere del teatro di narrazione, sviluppato in seguito da attori-narratori come Baliani e Paolini. Una differenza che tuttavia separa nettamente le rappresentazioni di Fo dagli spettacoli narrativi della generazione successiva è il diverso uso del corpo e delle potenzialità sceniche dell'attore. Nel Mistero buffo ogni suono, verso, parola o canto, uniti alla complessa gestualità utilizzata formano un insieme semantico inscindibile, di cui il racconto degli eventi è solo un canovaccio. Lo stile, irriverente e portato all'eccesso, si richiama infatti alle rappresentazioni medioevali eseguite dai giullari e dai cantastorie.
Il punto centrale dell'opera è costituito dalla presa di coscienza dell'esistenza di una cultura popolare, vero cardine della storia del teatro ma anche di altre arti, che è stata sempre, secondo Fo, posta in piano subalterno rispetto alla cultura ufficiale. Tramite l'esposizione di drammi religiosi, moralità e parabole in chiave satirico-grottesca ed anticlericale, Fo rovescia il punto di vista dello spettatore ponendo l'accento sulla mistificazione degli avvenimenti storici e letterari nel corso dei secoli. Per questo motivo l'opera prende il nome di "Mistero buffo", in riferimento ai Misteri riletti in chiave buffonesca.

Informazioni bibliografiche
Titolo: Mistero buffo: Giullarata popolare
Collana: Volume 3 di Testi del Collettivo la Comune
Autore: Dario Fo
Curatore: Franca Rame
Editore: Verona: Bertani, 1974
Lunghezza: 208 pagine; 20 cm
Soggetti: Rosa fresca aulentissima, Bonifacio VIII, Satira, Cultura popolare, Giullari, Misteri, Rappresentazioni, Teatro, Medioevo, Oppressione, Canzoni, Ballate, Grottesco, Sacro, Pagano, Dimensione corale, Riso, Ironia, Pubblico, Dialetti padani, grammelot, canto gregoriano, La resurrezione di Lazzaro, Linguaggio onomatopeico, Monologhi, Vangeli apocrifi, Cantastorie, Cielo d'Alcamo, Zanni, San Benedetto da Norcia, Maria alla Croce, nozze di Cana, Censura, Politica, Teatro politico, Impegnato, Letteratura italiana, Dialetti, Folklore, Classici, Premio Nobel, Libri vintage

Parole e frasi comuni
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