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Libri antichi e moderni

AA.VV., Autori Vari, Umberto Bosco, Umberto Bosco

MICHELANGELO

Arnoldo Mondadori, 1965

22,49 € 24,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1965
Luogo di stampa
Milano
Autore
AA.VV., Autori Vari
Pagine
158
Volumi
1
Collana
Volume 6 di I grandi di tutti i tempi
Editori
Arnoldo Mondadori
Formato
21 cm
Curatore
Umberto Bosco
Edizione
Fuori Commercio
Soggetto
Critica d'arte, Michelangelo Buonarroti, Biorgrafie, Artisti, Pittori italiani, Pittura, Rinascimento, Umanesimo, Cultura rinascimentale, Opere generali, Scultura, Cappella Sistina, DAVID, Firenze, Committenze, Mecenatismo, Toscana, Poesie d'amore, Collezionismo, Epistolario, Lettere, Corrispondenza, Vita, Giorgio Vasari, Storia, Lirica, Sonetti, Rime, Poetica, Critica letteraria, Libri illustrati, Libri rari, Raccolte poetiche, Disegni, Capolavori, Giudizio Universale, Cinquecento, Arte
Prefatore
Umberto Bosco
Descrizione
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO, LIEVE INGIALLIMENTO, MACCHIETTE/FIORITURE. RARO.
Traduttore
Illustratore
Descrizione
Questo libro è distribuito gratuitamente dal Centri di Lettura e Informazione a cura del Ministero della Pubblica Istruzione Direzione Generale per l'Educazione Popolare.
Stato di conservazione
Molto buono
Lingue
Italiano
Legatura
Rilegato
Print on demand
No
Condizioni
Nuovo
Prima edizione
No

Descrizione

Troverete nelle pagine seguenti, per opera di valenti studiosi, alcune notizie fondamentali sulla vita e sulle opere di Michelangelo, e soprattutto alcune piccole antologie delle opere artistiche e letterarie di lui, adeguatamente presentate e commentate da quegli stessi studiosi. Ma quale fu la caratteristica essenziale di quell'anima d'eccezione? Quando Michelangelo muoveva i primi passi, a Firenze, in quella città lavorava, per esempio, il Botticelli; quando, maturo, affrescava a Roma la Cappella Sistina, a pochi passi da lui, negli stessi palazzi vaticani, dipingeva, per esempio, Raffaello. Orbene: se dovessimo definire con una parola sola l'impressione che ci fanno, nel loro complesso, le opere del Botticelli e di Raffaello, e degli altri artisti del Rinascimento, diremmo: armonia; se invece pensiamo a Michelangelo, siamo indotti a usare la parola che già usarono i suoi contemporanei: terribilità. Terribilità che non esclude, si badi bene, l'armonia: come le due cose si possano conciliare, è il grande segreto dell'artista. Michelangelo non considera l'armonia e la bellezza delle forme e dei colori come un fine, non si rasserena in esse; ma parte, per così dire, da quei rapporti armonici, se ne esalta, e insieme se ne sgomenta, come di fronte a qualcosa che, pur intuita e creata da lui, lo supera. Quell'armonia, quella bellezza non sono infatti per lui aspetti d'una realtà piacevole e mutevole; sono invece testimonianza di qualcosa che non muta mai, che è assoluta. Platone aveva insegnato che quel che si vede sulla terra è solo immagine sbiadita dell'idea universale, esistente fuori del tempo e dello spazio, unica vera realtà. Michelangelo fa suo questo insegnamento, nella platonica Firenze della sua giovinezza; considera dunque le bellezze terrene come semplice parvenza dell'idea della bellezza. Ma tale idea, per un cristiano, non può aver sede che in Dio. Quel che distingue nettamente Michelangelo dai suoi compagni di vita e d'arte è soprattutto il fatto che questi ultimi, nel loro bisogno di felicità terrena, sicura e salda, si trinceravano dentro confini certi, cercavano e desideravano solo quello che era a portata delle loro mani e della loro volontà: della loro virtù, come la chiamava il Machiavelli. Rinunciavano dunque senza rammarichi all'assoluto, non raggiungibile dall'uomo con le sue forze. Dal punto di vista religioso, non è che fossero paganeggianti o irreligiosi, come si credeva un tempo: ma certo si contentavano, quando le possedevano, d'una religiosità per così dire pratica e d'una moralità naturale: i grossi problemi religiosi non li ponevano al centro della loro coscienza, li accantonavano. Michelangelo invece fu sempre bisognoso di assoluto: quel senso del limite, da cui i suoi contemporanei non erano turbati, era invece per lui un carcere. E perciò si portò sempre nel cuore Dio, sin da quando aveva sentito dai pulpiti di Firenze il terribile Savonarola tuonare contro l'amore del caduco e contro il peccato, e minacciare imminenti castighi. Un Dio soprattutto giudice, col braccio alzato a minacciare, come lo dipinse poi nella Cappella Sistina: quel braccio severo che lo angoscia in un sonetto della vecchiaia. Nella giovinezza, dunque, Savonarola; ma quando, tra i 63 e i 72 anni, avvicinò a Roma Vittoria Colonna e gli spiriti profondamente religiosi che intorno a lei si stringevano, questa immagine di Dio imperscrutabile giudice si rafforzò in lui. Quegli spiriti erano spaventati della mondanità e del peccato dilaganti; ansiosi di radicale riforma religiosa nel seno del cattolicesimo; e tra essi non mancavano altri spiriti che quella medesima ansia aveva tratto o stava traendo fuori dalla Chiesa cattolica, per le vie della Riforma protestante. E questa insegnava appunto che nulla può fare l'uomo per la sua salvezza, se non aver fede: senza l'ausilio della Grazia egli non può neppure pentirsi, neppure pregare. E questo appunto dice Michelangelo, pur restando nella più piena ortodossia: "ben sarien dolce le preghiere mie, / se virtù mi prestassi da pregarte". Giacché egli sa di non aver forze sufficienti "per cangiar vita, amor, costume o sorte". C'è da fidare solo dunque nella pietà di Dio; segno di questa pietà è la bellezza che egli dissemina nel mondo, che permette che l'uomo crei: dice Michelangelo che nel parto, cioè nel momento di nascere gli fu data la bellezza, l'idea della bellezza, alla quale l'arte sua avrebbe dovuto sempre conformarsi; ed è questa bellezza "che dalla terra al ciel vivo conduce". Con la sua arte, Michelangelo vuol dunque salire ancor vivo al cielo, istituire un assiduo, sgomentante, colloquio con Dio. Dio e l'uomo al suo cospetto, pieno dell'idea di lui, testimone della sua pietà nell'armonia delle sue forme, sono dunque i grandi protagonisti dell'arte michelangiolesca. Non solo la scultura, la pittura, la poesia, ma anche l'architettura: "è cosa certa che le membra dell'architettura dipendono dalle membra dell'uomo. Chi non è stato e non è buon maestro di figure, e massime di anatomia, non se ne può intendere" (lettera al cardinale Pio, del 1560). E una pittura da cui è quasi assente paesaggio, e il colore ha funzione assai subordinata; una poesia da cui è bandito ogni compiacimento propriamente letterario, che evita le vie consuete, abolisce, come è stato ben detto, il piacevole e il patetico: poesia concentrata al massimo, tanto che spesse volte una è difficile comprenderla bene. Non per nulla, tra tutte le arti di cui era padrone, Michelangelo pregiava la scultura: era quella che più d'ogni altra gli dava la possibilità di esprimere la forza dell'uomo, la sua potenza spirituale, che l'artista sapeva far trasparire nella potenza fisica dei suoi colossi di marmo; la sua volontà eroica; l'incarnazione delle grandi idee di cui è portatore; e insieme la sua malinconia, il suo dolore. Gli autoritratti di Michelangelo, i ritratti che di lui ci han lasciato altri artisti, tutti ci mostrano un uomo che guarda dentro di sé, tutto preso da pensieri profondi e tristi, di chi dubita di poter raggiungere una meta troppo lontana, forse impossibile all'uomo, e che pure per lui è l'unica che meriti veramente d'essere perseguita. Dolore; solitudine; la morte non temuta ma sempre presente; grandezza, inesorabilità, dolcezza di Dio: questi sono i suoi temi. Se non in qualche figurazione soprattutto giovanile, in lui non ci è dato attingere serenità. Ma attingiamo consapevolezza dei nostri limiti, e insieme desiderio di superarli salendo in alto, per contemplare e raggiungere cose che superano la nostra fragile umanità. L'arte di Michelangelo non è un riposo; è un avvio. Umberto Bosco

Questo libro è distribuito gratuitamente dal Centri di Lettura e Informazione a cura del Ministero della Pubblica Istruzione Direzione Generale per l'Educazione Popolare.

Indice
Prefazione
LA VITA
I rapporti con il padre
Primi passi nell'arte
Firenze al tempo di Lorenzo
Michelangelo apprendista
Morte di Lorenzo
La caduta dei Medici e la fuga di Michelangelo
Primo soggiorno bolognese
Il David
Il tondo Doni
Giulio II
La fuga da Roma
La Cappella Sistina
Leone X
Clemente VII
Paolo III e il Giudizio universale
La Cappella Paolina
Gli ultimi anni
Ritratto di Michelangelo
LA POESIA Scelta dalle «Rime»
A Giulio II
Disperazione d'amore
Bellezza della donna amata
Corruzione di Roma nel Cinquecento
Distico
Un ritratto
Fugacità della vita umana
Effetti dell'amore
Il peccato
Vita infelice
Chi di notte cavalca
Vivere ardendo
A Gesù Cristo
Orgoglio e superbia
O dolce sorte!
Effetti d'amore
O notte
Gli occhi miei vaghi delle cose belle
Preghiera
Pensieri sulla vecchiaia
Vizio e virtù
Gli inganni di una bella donna
Epitaffi (1, II, III, IV, V)
Occhi miei
Sopra la Notte
Proverbio
Preghiera
Gli infiniti pensieri
Carico d'anni
Ringraziamento
LE LETTERE
Al padre (Roma, 19 agosto 1497)
Al padre (Roma, 31 gennaio 1506)
A Buonarroto (Bologna, 10 novembre 1507)
A frate Iacopo (Roma, 13 maggio 1508)
A Giovan Simone (Roma, agosto 1509)
Al padre (Roma, 5 settembre 1510)
A Buonarroto (Roma, 18 settembre 1512)
A Buonarroto (Carrara, 23 novembre 1516)
A Sebastiano del Piombo (Firenze, maggio 1525)
A Vittoria Colonna (Roma, 1545)
Al Cristianissimo Re di Francia (Roma, 26 aprile 1546)
A Lionardo (Roma, 16 gennaio 1548)
A Benedetto Varchi (Roma, 1549)
A Luca Martini (Roma, 1549)
A Giorgio Vasari (Roma, 1 agosto 1550)
A Giovan Francesco Fattucci (Roma, 1 agosto 1550)
A Giorgio Vasari (Roma, 22 agosto 1550)
A Benvenuto Cellini (Roma, 1552)
A Giorgio Vasari (Roma, aprile 1554)
A Giorgio Vasari (Roma, 19 settembre 1554)
A Bartolomeo Ammannati (Roma, 1555)
A Giorgio Vasari (Roma, 11 maggio 1555)
A Giorgio Vasari (Roma, 22 giugno 1555)
A Giorgio Vasari (Roma, 23 febbraio 1556)
A Cosimo I, duca di Firenze (Roma, maggio 1557)
A Lionardo (Roma, settembre 1557)
A Cosimo I, duca di Firenze (Roma, 25 aprile 1560)
Al Cardinale Rodolfo Pio da Carpi (Roma, 1560)
Ai Soprastanti della Fabbrica di San Pietro (Roma, 1560)
Al Cardinale Rodolfo Pio da Carpi (Roma, 13 settembre 1560)
A Lionardo (Roma, 21 agosto 1563)
A Lionardo (Roma, 28 dicembre 1563)
L'ARTE
Illustrazioni

Descrizione bibliografica
Titolo: Michelangelo
Autore: AA.VV. (Autori Vari)
Prefazione e cura di Umberto Bosco
Editore: Milano: Arnoldo Mondadori, Febbraio 1965
Edizione fuori commercio
Lunghezza: 158 pagine; 18 cm, illustrato in b/n e a colori (53 illustrazioni)
Collana: Volume 6 di I grandi di tutti i tempi
Soggetti: Critica d'arte, Michelangelo Buonarroti, Biografie, Artisti, Pittori italiani, Pittura, Rinascimento, Umanesimo, Cultura rinascimentale, Opere generali, Scultura, Cappella Sistina, DAVID, Leonardo da Vinci, Firenze, Committenze, Mecenatismo, Lorenzo il Magnifico, de' Medici, Toscana, Roma, Poesie d'amore, Libri illustrati fuori catalogo rari Vintage, Collezionismo, Marmo, Carrara, Epistolario, Lettere, Corrispondenza, Documenti privati, Vita, Giorgio Vasari, Storiografia, Storia, Lirica, Sonetti, Rime, Poetica, Toscano, Benvenuto Cellini, Apprendistato, Vittoria Colonna, Luca Martini, Roma, Milano, Papa Giulio II, Leone X, Clemente VII, Paolo III, Giudizio universale, Cappella Paolina, Adamo, Ritratti, Lezioni, Manuali, Bellezza, Estetica, Corti medicee, Filosofia, Neoplatonismo, Intellettuali, Angelo Poliziano, Marsilio Ficino, Girolamo Savonarola, Chiesa, Cristianesimo, Cinquecento, Sonetti, Raccolte poetiche, Disegni, Disegno, Capolavori, Benedetto Varchi, Sebastiano del Piombo, Papato, Crocifisso, Endecasillabi, Petrarca, Critica letteraria, Cecchino Bracci, Bibliografia, Riferimento, Riforma cattolica, Girardi, R.J. Clements, Spini, Carteggio, G. Bull, De Tolnay, Spiritualità, Scritti religiosi, Pietà Rondanini, Uffizi, Interpretazione, Adriano Prosperi, Artista, Allegorie, Sant'Agostino, Cristo, Bernardino Ochino, Bonaventura, Canzoniere, Confessioni, Confraternite, Contemplazione, Crocifissione, Dante Alighieri, Influenze culturali, Commedia, Morte, Forcellino, Giovanni Morone, Grazia, Dio, Spirito Santo, Salvezza, Samaritano, Marguerite de Navarre, Cristoforo Landino, Ascanio Condivi, Debiti, Giovanni Papini, Michelangiolo, Santa Croce, Sandro Botticelli, Mino da Fiesole, Pollaiolo, Machiavelli, Luca Della Robbia, Verrocchio, Ghirlandaio, Bacco, Opere, Palazzo della Signoria, San Petronio, Donato Bramante, Donatello, Rivalità, Della Rovere, Apocalisse, Torquato Tasso, Piagnoni, Amore, Giovansimone, Gismondo, Lionardo, Bartolomeo Ammannati, Giuliano Sangallo, Cosimo, Topolino, Battaglia dei Centauri, Aurora, Sensualità, Censura, Prigioni, Sacra Famiglia, Paradiso Terrestre, Giuditta, Oloferne, Isai, Jesse, Profeti, Filippo Brunelleschi, Mosè, Schiavo morente, Giona, Peccato originale, Genesi, Creazione, Affreschi, Domenico Fontana, Cupola, Basilica, Giacomo Della Porta, Giovan Fattucci, Rodolfo Pio da Carpi, Buonarroto, Nudi, Nicodemo, Duomo, Roberto Salvini, Art criticism, Biographies, Artists, Italian painters, Painting, Renaissance, Humanism, Renaissance culture, General works, Sculpture, Sistine Chapel, Florence, Clients, Patronage, Lawrence the Magnificent, Tuscany, Rome, Poems Love, Rare out of print illustrated books, Collecting, Marble, Letters, Father, Correspondence, Private documents, Life, Historiography, History, Lyrics, Sonnets, Rhymes, Poetics, Apprenticeship, Rome, Pope Julius II, Leo VII, Paul III, Last Judgment, Portraits, Lessons, Manuals, Beauty, Aesthetics, Courts, Philosophy, Neoplatonism, Intellectuals, Church, Christianity, Sixteenth century, Sonnets, Poetry collections, Drawings, Masterpieces, Papacy, Crucifix, Endecasyllables, Petrarch, Literary criticism, Bibliography, Reference, Catholic Reform, Correspondence, Spirituality, Religious writings, Piety, Interpretation, Artist, Allegories, Saint Augustine, Christ, Confessions, Brotherhoods, Contemplation, Crucifixion, Cultural influences, Comedy, Death, Grace, God, Holy Spirit, Salvation, Samaritan, Debts, Bacchus, Works, Palace, Lordship, Rivalry, Apocalypse, Love, Battle Centaurs, Sensuality, Censorship, Prisons, Holy Family, Earthly Paradise, Judith, Holofernes, Prophets, Moses, Dying Slave, Jonah, Original Sin, Genesis, Creation, Frescoes, Dome, Nudes, Nicodemus