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Libri antichi e moderni

Arbasino Alberto

MatinÈe. Un Concerto Di Poesia

Garzanti, 1983. Prima edizione. Collana: Saggi blu - ,

22,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Autore
Arbasino Alberto
Editori
Garzanti, 1983. Prima edizione. Collana: Saggi blu,
Descrizione
H
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Come nuovo
Legatura
Rilegato
Copia autografata
No
Prima edizione
No

Descrizione

8vo, Pagine: 259; Io attraverso la strada col semaforo rosso ? perchÈ sono la signora Prinetti, vedova del primario dell'ospedale (che ha fatto tanto bene), e dunque adesso mi si devono dei riguardi: quando alzo il bastone gli altri cedano il passo. Io attraverso la strada col semaforo rosso ? perchÈ sono l'attivista Mazzo, vado a un'assemblea urgente, e ho qui sotto un bazooka e tre spranghe: vorrei vedere se gli altri non si fermano e nun me lassano perde. Io attraverso la strada col semaforo rosso ? perchÈ sono Patrizia, incinta di otto mesi, e porto il piccolo Gian Maurizio nel passeggino Debbie: sono stata in tanti negozi per sfizio, e sono proprio stufa di andare a spasso. Che strazio. Io attraverso la strada col semaforo rosso ? perchÈ sono Lallo, l'allegro paraculetto, che sorride sempre: devo accendermi sulle righe bianche la sigaretta e assestarmi i capelli e il golfetto. PerchÈ hanno poi tanta fretta, tutti 'sti.? Boh. Io attraverso la strada col semaforo rosso ? perchÈ sono Massimo, studente-pensatore metropolitano, e la mia revisione radicale dei non-valori di questa societ‡-di-mmerda mi conduce a sfidarne la negativit‡, nel quotidiano. (.) In una letteratura dove la produzione poetica Ë normalmente abbondantissima questo Ë il lavoro in versi di un autore fra i pi˘ in prosa. Dunque MatinÈe non si propone davvero quale Antologia di pochi pezzi scelti, privilegiati per qualche loro belt‡ professionale. Piuttosto, come un diario o un epistolario, tende a fornire storia e cronaca e panorama (e romanzetto) di formazioni e avventure e scoperte culturali, attraversate da pi˘ generazioni ora non pi˘ giovani, lungo fasi novecentesche disparatissime, mode intellettuali contraddittorie, decenni pi˘ o meno propizi agli esperimenti letterari non disgiunti da qualche divertimento ritmico e cantabile. MatinÈe voleva (magari) presentarsi come quei concerti ´liveª dove un annoso cantante esegue mezzo secolo di canzoni, legando ogni ´numeroª al successivo con didascalie narrate che rievocano circostanze e atmosfere provocando care memorie e impazienze, tenerezze o rigetti. Poi, partendo in effetti dagli Anni Quaranta della scuola e della guerra^ e arrivando con le ricordanze fino a poco fa, ne risulta piuttosto un itinerario alternativo e anomalo, un percorso trasversale o perpendicolare, con anticipi e ritardi abbastanza individuali, rispetto alla Via Principale delle maggioranze poetiche. Allora, forse, l'approccio pi˘ giusto e corretto?per i lettori di qualunque generazione ? sarebbe non tanto ‡ un autore di parecchi libri, e che appare fin troppo sui giornali; piuttosto, a un'opera prima o postuma di un debuttante solitario, ignoto Û scomparso, che si avvicinÚ senza preconcetti ai piaceri e doveri poetici, e che si puÚ accostare anche senza prevenzioni. Alberto Arbasino Ë autore di Fratelli d'Italia, e di altri romanzi e saggi che menzionano spesso il nostro Paese: L'Anonimo Lombardo, Fantasmi italiani, In questo Stato, Un Paese senza. A proposito dell'Italia contemporanea (cioË fin-di-secolo, di ´questoª secolo), tenta di svolgere in diverse forme un'opera di testimonianza, documentazione, commento, ad uso dei coetanei e magari dei nipoti.