
Libri antichi e moderni
MALAPARTE, Curzio (1898-1957) (direttore)
Lotto di tre numeri della rivista Prospettive: nn. 22, 23-24 e 32-33.
1941-1942
120,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italia)
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Dettagli
Descrizione
- N. 22, Anno VI, 15 Ottobre 1941 - XIX. L'uomo e il personaggio. In folio (mm 348x250); pp. [6], 3-17, [1], [6]. Testo stampato su due colonne. Carta uniformemente ingiallita. Brossura editoriale un po' sporca e con piccole mancanze marginali.
- N. 23-24, Anno VI, 15 Novembre - 15 Dicembre 1941 - XIX. La sincerità dei narratori. In folio (mm 348x250); pp. [6], 3-21, [1], [6]. Testo stampato su due colonne. Carta uniformemente ingiallita. Brossura editoriale un po' sporca e con piccole mancanze marginali. Un po' sciolto.
- N. 32-33, Anno VI, 15 Agosto - 15 Settembre 1942 - XX. La presenza, la prosa. In folio (mm 348x250); pp. [4], 3-25, [1], [4]. Carta uniformemente ingiallita. Brossura editoriale un po' sporca e con piccole mancanze marginali. Piccolo stappo al margine inferiore della copertina posteriore parzialmente restaurato.
Prospettive è stata una rivista mensile italiana di letteratura e arte, fondata a Firenze, nel 1937, da Curzio Malaparte, che ne fu il direttore. La prima serie, composta di sette numeri monografici, stampati nella tipografia fiorentina Giannini e Giovannelli, ricchi di illustrazioni e con testi ridotti, si concluse con il fascicolo di settembre 1939. La seconda serie, considerata la più significativa, iniziò il mese successivo, ottobre 1939, diretta sempre da Malaparte, ma con sede in via Gregoriana a Roma, e terminò nel marzo 1943. La personalità eclettica di Malaparte, che aveva precedentemente collaborato con Il Selvaggio, rivista diretta da Mino Maccari, conferì al nuovo periodico un indirizzo ambivalente: da un lato l'apertura alle nuove esperienze letterarie europee, dall'altro il richiamo ai valori strapaesani. Più volte in polemica con l'ermetismo, Prospettive si dimostrò invece aperta nei confronti del surrealismo, al quale dedicò un numero monografico. Nella numerosa schiera dei collaboratori di Prospettive si possono ricordare i poeti Alfonso Gatto, Eugenio Montale, Umberto Saba, Leonardo Sinisgalli; gli scrittori Corrado Alvaro, Riccardo Bacchelli, Massimo Bontempelli, Alberto Moravia; il critico letterario Carlo Bo; Alberto Savinio e il fratello, il pittore Giorgio De Chirico. Nel dopoguerra le pubblicazioni ripresero solamente nel 1951. Prospettive cessò definitivamente con il fascicolo numero 40-41, datato dicembre 1951 - gennaio 1952.